TRIESTE – È stato firmato ieri ad Amburgo l’accordo tra Hamburger Hafen und Logistik AG (HHLA) e COSCO Shipping Ports Limited (CSPL) per una partecipazione di minoranza in Container Terminal Tollerort (CTT).
L’accordo conferisce a CSPL una partecipazione del 24,99% nel terminal container, che sarà ora sviluppato come luogo di movimentazione privilegiato per COSCO, dove si concentreranno i flussi di merci tra Asia e Europa. “La collaborazione tra i partner rafforza così la posizione della città libera e anseatica di Amburgo come hub logistico nella regione del Mare del Nord e del Baltico, nonché la posizione della Germania come nazione industriale” specifica HHLA.
Dopo le polemiche per la cessione di quote ad una società cinese, già iniziate all’uscita della notizia per la futura collaborazione e poi proseguite fino alle scorse settimane anche all’interno del governo tedesco, la società tedesca ha dovuto specificare che “La cooperazione tra HHLA e COSCO non crea dipendenze unilaterali. Al contrario: rafforza le catene di approvvigionamento, assicura i posti di lavoro e consente la creazione di valore in Germania. Il buon funzionamento della logistica è un requisito fondamentale per i flussi commerciali globali e la prosperità. Il progresso e la sicurezza possono essere raggiunti solo sulla base della cooperazione e di obiettivi e interessi comuni”.
“COSCO Shipping Port Limited non ottiene l’accesso al porto di Amburgo o ad HHLA. La transazione riguarda solo una partecipazione di minoranza inferiore al 25% nella controllata operativa di HHLA, Container Terminal Tollerort GmbH” spiega ancora la stessa HHLA, che mantiene il controllo esclusivo su tutte le decisioni più importanti. COSCO non ha diritti di esclusiva: il terminal rimane aperto ai volumi di container di tutti i clienti.
“COSCO non ottiene l’accesso al know-how strategico. L’infrastruttura portuale rimane di proprietà della Città Libera e Anseatica di Amburgo. I dati informatici e di vendita – scrive ancora la società tedesca – rimangono di esclusiva responsabilità di HHLA. La legge tedesca continua a essere applicata in tutte le questioni”.
Al porto di Trieste, HHLA è impegnata – tramite la sua controllata in Italia – a sviluppare il progetto del futuro Molo VIII, che diventerà il secondo terminal container dello scalo. Attualmente, la stessa HHLA gestisce la piattaforma logistica, unico terminal mutlipurpose aperto a tutta la potenziale clientela, al porto di Trieste.