TRIESTE – Il Consiglio di Amministrazione di Fincantieri ha approvato le informazioni finanziarie intermedie al 30 settembre 2023.
I ricavi nei primi nove mesi dell’anno sono stati pari a 5,38 miliardi di euro con una crescita dell’1,3% rispetto allo stesso periodo del 2022. L’Ebitda si è fermato a 276 milioni (+ 60%), mentre la posizione finanziaria netta è negativa per 2,7 miliardi “in linea con l’andamento previsto per il FY 2023”.
Fincantieri evidenzia le 86 navi in portafoglio in consegna fino al 2030, con un backlog (valore residuo degli ordini) di 22,2 miliardi. Gli ordini acquisiti valgono 4 miliardi di euro, contro i 3,3 miliardi nei primi nove mesi 2022, grazie ad un forte contributo del settore della difesa e del Wind Offshore. Robusta la crescita nel settore Offshore (ordini a +64% rispetto ai nove mesi 2022).
Nella nota è stata ricordata anche la nuova linea di credito “Sustainability linked” da 800 milioni di euro, garantita al 70% da SACE, a rafforzamento dell’assetto finanziario del Gruppo, oltre al Memorandum of Understanding firmato con Leonardo in ottobre, nell’ambito della subacquea.
Per quanto riguarda l’andamento operativo, il settore Cruise ha finalizzato, sempre ad ottobre, un ordine per 2 navi ad idrogeno che si uniranno alla flotta MSC Explora Journeys di MSC e il contratto con la Regione Sicilia per la costruzione di un nuovo traghetto Ropax a propulsione ibrida (diesel e gas naturale liquefatto), per le tratte tra la Sicilia e le isole di Lampedusa e Pantelleria. Le costruzioni militari hanno visto un ordine per la quarta unità del programma Constellation (FFG-62) per la US Navy, i contratti per il terzo sottomarino del programma U212NFS (Near Future Submarine) per la Marina Militare italiana, 3 OPV (Offshore Patrol Vessel) sempre per la Marina, più altri 3 in opzione, assegnati alla joint venture con Leonardo Orizzonte Sistemi Navali, nonché l’ammodernamento (mid-life upgrade) delle fregate classe Horizon italiane e francesi assegnato a Naviris (joint venture Fincantieri e Naval Group), ed eurosam, un consorzio formato da MBDA e Thales.
Nell’Offshore siglati ordini per 8 unità Commissioning Service Operation Vessel (CSOV) nel primo semestre, a cui va ad aggiungersi l’ordine per la progettazione e costruzione di due CSOV ibridi e due in opzione firmato nel mese di ottobre.
«I risultati raggiunti nei primi nove mesi del 2023 dimostrano una progressione positiva verso gli obiettivi che ci siamo dati nel nuovo piano industriale in termini operativi, economici e finanziari. La soddisfazione per la performance produttiva nasce dal fatto che le 17 navi che abbiamo consegnato nel periodo in 10 cantieri sono state realizzate grazie alla competenza ed alla dedizione delle nostre persone, avendole progettate durante il Covid e costruite in un contesto caratterizzato dall’escalation del costo dei materiali e da alcune difficoltà nel reperimento della manodopera. L’EBITDA in crescita in valore assoluto del 60% dimostra inoltre che allo sforzo operativo corrisponde anche un aumento della marginalità che si attesta al 5,1% in linea con le guidance fornite al mercato. Nei primi nove mesi – ha commentato Pierroberto Folgiero, amministratore delegato di Fincantieri – abbiamo acquisito 4 miliardi di ordini, in aumento del 23% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, concretizzando le attese di crescita del piano industriale anche nel settore navale militare ed eolico offshore oltre che nella croceristica di lusso».