TRIESTE – Presentati nei giorni scorsi a Genova i risultati dello studio “Digital Ship” e la loro applicabilità.
Si tratta di un risultato concreto della collaborazione tra Fincantieri e Naval Group, la joint venture NAVIRIS, a beneficio di Francia e Italia, rappresentate dalle rispettive Direzioni Generali degli Armamenti, che hanno dato mandato all’OCCAR (Organisation for Joint Armament Co-operation) di gestire il contratto.
Firmato il 4 giugno 2020, il contratto del programma R&T di Naviris ha segnato l’inizio delle attività di Naviris. Composto da cinque progetti, ha posto le basi della competitività della Joint Venture ed è stato un elemento fondamentale della cooperazione tra Fincantieri e Naval Group. L’ultimo progetto è incentrato sulla “Nave Digitale” e mira a sviluppare capacità di simulazione di navi da guerra durante il loro intero ciclo di vita, al fine di prevedere meglio le prestazioni e ridurre la quantità di test reali, ottimizzare l’architettura e aiutare l’uso operativo delle navi da guerra.
Queswti i cinque progetti presentati:
– Nave digitale: il progetto mira a sviluppare le capacità di simulazione della nave durante l’intero ciclo di vita, al fine di prevedere meglio le prestazioni e ridurre la quantità di test reali.
– Ottimizzazione del consumo energetico dell’architettura elettrica: l’ottimizzazione dell’energia consente una maggiore autonomia in missione, una migliore gestione della flotta, una previsione accurata del prossimo rifornimento necessario o del potenziale di lavoro per ottimizzare il periodo di manutenzione, il rispetto delle norme ambientali restrittive sulle emissioni.
– Vincere uno stato di mare: l’obiettivo del progetto è quello di migliorare la gamma di utilizzo dei sistemi di bordo grazie a un migliore seakeeping delle navi e di consentire un livello equivalente di prestazioni in “stato di mare” superiore a quello attualmente possibile. Questo vale per tutte le prestazioni critiche, ad esempio le prestazioni dell’equipaggio in alto mare, l’aviazione (compresi gli elicotteri), il funzionamento e le prestazioni/accuratezza di armi e sensori, il rifornimento in mare, il varo e il recupero di imbarcazioni e droni.
– Celle a combustibile: l’uso di soluzioni Air-Independent costruite da entrambe le aziende ha portato alla progettazione di soluzioni a celle a combustibile, di cui si è discusso approfonditamente l’uso su navi di superficie.
– Fabbrica del futuro: il progetto riguarda l’utilizzo di tecnologie digitali e robotiche per incrementare la competitività del cantiere navale attraverso l’aumento della produttività, la riduzione dei tempi, il miglioramento della qualità dei prodotti e il miglioramento delle condizioni di lavoro per i compiti più gravosi.