TRIESTE – Il Consiglio dell’Unione europea ha adottato oggi in via definitiva l’atteso Regolamento TEN-T che ridefinisce la mappa delle grandi Reti di Trasporto Europee.“Il lungo e complesso negoziato, condotto dal MIT, guidato dal vicepresidente del Consiglio e ministro Matteo Salvini, consolida il ruolo dell’Italia quale hub logistico euromediterraneo” recita una nota del ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti. Sono cinque i corridoi europei di trasporto che interessano il territorio nazionale: Scandinavo-Mediterraneo (che attraversa l’Europa da nord a sud), Corridoio Mediterraneo (taglia il continente in orizzontale fino all’Ucraina), Corridoio Mare del Nord-Reno-Mediterraneo (che unisce Genova ai porti del nord-Europa), Corridoio Mar Baltico-Mar Adriatico e il nuovo Corridoio dei Balcani Occidentali (connessione dell’Italia da Nord, grazie all’inserimento della sezione “Trieste-Lubiana” e da Sud, con la nuova tratta “Bari-Durazzo-Skopje-Sofia”.
“Dalla prospettiva italiana, sono stati ottenuti risultati fondamentali per il ruolo strategico del Paese a cominciare dalla rinnovata configurazione della rete nazionale. Tra le principali rilevanti novità, si registrano l’inclusione del porto di Civitavecchia quale porto di Roma nella rete Centrale (attesa dal 2013) ed il nuovo tracciato del Ponte sullo Stretto di Messina. Particolarmente positivo anche il risultato per l’Italia sul fronte ferroviario” spiega ancora la nota ministeriale.
Sono state definite poi due direttrici merci lungo le dorsali costiere e una direttrice passeggeri nell’asse Centrale e riallineate le vie di accesso al valico del Brennero e alla linea Torino-Lione, nonché riconfigurata la linea Venezia-Trieste quale adeguamento dell’esistente, tutte facenti parte della rete Centrale e dei tracciati dei Corridoi corrispondenti.
Molte sezioni sono state elevate a rango della rete Centrale “estesa”, entrando a far parte dei tracciati di Corridoio; è stato anche ottenuto l’inserimento di numerose sezioni ferroviarie in rete Globale, tra le quali le tre sezioni transfrontaliere “Fossano-Cuneo-confine francese-Ventimiglia”, “Fortezza-confine austriaco (linea della Val Pusteria)” e “Gorizia-confine sloveno”.
Tra i terminali merci se ne evidenziano 4 in rete Centrale: Fernetti, Santo Stefano di Magra, Agognate affiancato a Novara e Segrate a Milano e 12 in rete Globale (Busto Arsizio-Sacconago insieme a Gallarate, Bergamo Cortenuova, Cremona PLB e Piadena, Faenza, Foggia Incoronata, Forlì Cesena Villa Selva, Marzaglia, Ortona, Castelguelfo insieme a Parma già esistente, Pordenone e Portogruaro).
“Le infrastrutture che appartengono alla rete TEN-T, oltre a godere di ampia visibilità ed essere riconosciute ad alto valore aggiunto europeo, sono eleggibili per i finanziamenti europei, in quanto obbligate a rispettare requisiti infrastrutturali ambiziosi e sfidanti, sia dal punto di vista tecnico che finanziario. Il testo licenziato dal Consiglio entrerà in vigore il ventesimo giorno successivo alla pubblicazione in Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea” conclude la nota del Ministero.