TRIESTE – Il nuovo regolamento proposto dalla Commissione Ue per gli aiuti di Stato nel settore trasporti potrebbe mettere a rischio alcuni incentivi alle imprese ferroviarie.
Questo il grido di allarme da parte di alcuni operatori, lanciato anche a livello locale, ieri a Trieste durante il convegno organizzato dalla Regione Friuli Venezia Giulia per esaminare la porposta pubblicata il 18 giugno 2024; trattasi, più in particolare, del progetto di regolamento (Tber – Transport Block Exemption Regulation) sugli aiuti nel settore ferroviario, delle vie navigabili interne e dei trasporti multimodali; nonché del progetto di Orientamenti in materia di aiuti di Stato a favore dei trasporti terrestri e multimodali, ovvero le nuove Linee guida che sostituiranno gli Orientamenti del 2008 sugli aiuti di Stato alle imprese ferroviarie (cosiddetti “orientamenti ferroviari”), ampliandone la portata con riferimento alle categorie di beneficiari e alle categorie di aiuti previste. Le nuove regole europee sono state esposte da Olga Simeon, attaché aiuti di Stato della Rappresentanza permanente d’Italia presso l’Unione europea, mentre la successiva tavola rotonda è stata moderata da Alexio Picco, consulente della Commissione Europea – Dg Move per lo spazio marittimo europeo e managing director di Circle group.
«Gli aiuti di Stato normalmente vengono percepiti come materia complessa, come ostacolo. Speso però ci dimentichiamo che parliamo di aiuti di Stato perché le autorità pubbliche li concedono. È una disciplina che tenta di mantenere vivace il mercato fornendo a tutti le medesime opportunità» ha sottolineato Simeon illustrando le novità.
Gli operatori ferroviari hanno invece attirato l’attenzione sulla possibilità di usufruire di aiuti per gli Interporti e le imprese ferroviarie, per compensare i disagi in atto nei prossimi mesi a causa di un massiccio refitting delle reti europee e in particolare di quelle che interessano i porti del Nord Adriatico.
In termini pratici, si sta cercando il metodo per utilizzare gli aiuti di Stato contro le distorsioni del mercato causate da interruzioni e altri interventi sulle infrastrutture ferroviarie. In particolare, è stato citato il cosiddetto “sconto pedaggio” (riduzione sul pagamento per l’utilizzo binari) che viene disincentivato dal nuovo regolamento Ue.
Un altro rischio è quello che riguarda gli aiuti di Stato per l’acquisto di materiale rotabile, che potrebbero essere limitati a Piccole e medie imprese e startup. Considerando la dimensione dei costi, spesso enormi per questo genere di acquisti, potrebbe risultare difficile il coinvolgimento di imprese di piccole o medie dimensioni.
«In un contesto geopolitico come quello attuale diventa fondamentale sostenere il trasporto ferroviario combinato con quello marittimo che lo rende più competitivo, aumentando del 30% l’attrattività di un porto, ma siamo consapevoli dei maggiori costi di gestione soprattutto laddove i traffici non sono ancora perfettamente sviluppati. Gli aiuti di Stato sono quindi strategici per garantire anche la sostenibilità, l’innesco di quel meccanismo fondamentale anche per la decarbonizzazione. Le novità illustrate oggi potrebbero dare una spinta positiva al settore del trasporto ferroviario e combinato oltre ad un importante supporto alla piattaforma logistica del Fvg». Queste le parole dell’assessore regionale alle Infrastrutture e Territorio, Cristina Amirante, intervenuta ieri con l’assessore regionale alle Finanze Barbara Zilli, nell’auditorium del palazzo della direzione centrale Finanze a Trieste.
«La Regione si è mostrata da sempre molto attenta alla tematica dei trasporti e della logistica più in generale, settori nei quali si è investito specie negli ultimi anni al fine di contribuire allo sviluppo e all’efficienza degli stessi; ricordo gli aiuti concessi dalla Regione mediante gli strumenti della legge regionale 7/2004 sugli interventi per lo sviluppo del trasporto combinato e della Legge regionale 15/2004 sugli interventi per lo sviluppo dell’intermodalità. In quest’ottica – ha aggiunto Amirante – la Regione ha colto tempestivamente la particolare importanza dell’argomento del convegno organizzando l’incontro odierno a pochi giorni dalla pubblicazione delle nuove regole della Commissione Ue allo scopo di raccogliere le voci dei principali interlocutori del sistema logistico e dei trasporti, sia dal punto di vista istituzionale che operativo, per rispondere fin da subito alla consultazione pubblica lanciata sul tema dalla Commissione europea».
«Il tema degli aiuti di Stato è sfidante: deve tenere in considerazione le esigenze del mercato e le possibilità dell’intervento pubblico – ha detto l’assessore Zilli, spiegando che il convegno puntava l’obiettivo sulle normative europee nella prospettiva di una semplificazione degli adempimenti e di una più razionale, funzionale e flessibile disciplina degli aiuti in riferimento al trasporto ferroviario e multimodale. «Un settore – ha aggiunto Zilli – che costituisce in Friuli Venezia Giulia, crocevia privilegiato del traffico merci a livello internazionale, un rilevante fattore di sviluppo in relazione al quale, peraltro, l’Amministrazione ha già avviato importanti iniziative, fra queste, la Zona logistica semplificata, di imminente approvazione, e la Carta degli aiuti a finalità regionale, in cui sono state individuate le aree geografiche regionali nelle quali le imprese possono ricevere aiuti (cosiddette zone assistite), in misura maggiorata rispetto a quanto consentito nelle aree non incluse».