TRIESTE – Siamo vicini a una svolta per l’applicazione dei wind-assisted propulsion systems (WAPS).
Secondo secondo il nuovo rapporto Applying wind-assisted propulsion to ships di Lloyd’s Register, le navi mosse con l’aiuto del vento potrebbero essere presto una realtà, e la loro diffusione potrebbe aumentare rapidamente. La mancanza di standardizzazione per la verifica dei risparmi di carburante e le preoccupazioni sulla disponibilità delle attrezzature, però, devono essere affrontate.
Il rapporto sottolinea anche la necessità di una base più ampia di cantieri navali con capacità di installazione per soddisfare la domanda prevista, visto che ad oggi solo un quindicina di cantieri hanno effettuato questo genere di interventi. “Sebbene le installazioni non siano di una complessità inaudita, il modo migliore per realizzarle è in più periodi di tempo, per cui la pianificazione del progetto è un aspetto fondamentale” spiega LR. Secondo il rapporto, coordinare le installazioni con la manutenzione programmata e i tempi di consegna dei componenti, e allo stesso tempo individuare il momento migliore per l’installazione, salvaguardare la conformità e ridurre al minimo l’esposizione ai costi delle emissioni di carbonio, può rivelarsi una sfida importante.
«I sistemi di propulsione assistita dal vento sono sempre più utilizzati dagli operatori navali per ridurre il consumo di carburante, rispettare le normative sull’efficienza energetica e minimizzare l’esposizione ai costi delle emissioni di carbonio. Con 29 installazioni tra il 2018-2023 e 72 in portafoglio ordini, il nuovo rapporto di ricerca di LR dimostra che c’è una crescente fiducia nelle soluzioni disponibili» ha spiegato Santiago Suarez de la Fuente, Ship performance manager di LR.
Gavin Allwright, Segretario dell’International Windship Association, ha commentato: «Si sta preparando una tempesta perfetta quando si tratta di ridurre le emissioni di gas serra nel trasporto marittimo. Nuove normative, problemi di prezzo per i carburanti esistenti e per quelli nuovi, oltre alla crescente pressione da parte dei proprietari dei carichi per ridurre le emissioni dello Scope 3 emissions. Questi fattori stanno spingendo la diffusione delle tecnologie di propulsione eolica, sia come vento-assistito che come vento primario, in retrofit e nelle nuove costruzioni, ma questi sistemi devono essere robusti, sicuri e validati per creare fiducia nel mercato e gettare le basi per una loro diffusione su tutta la flotta».