TRIESTE – Chiuderà il 2022 con 2600 treni l’Interporto di Pordenone, che ha visto partire ieri il primo convoglio del nuovo servizio per Gliwice, in Polonia.
L’amministratore delegato della struttura, Alfredo De Paoli, ha infatti precisato che, con questi nuovi collegamenti, la struttura intermodale raggiungerà i 2600 treni all’anno, contro i 1250 dell’anno scorso. Per De Paoli si tratta di un risultato ragguardevole per una società che, in breve tempo, punta ad arrivare a 5000 treni all’anno: un servizio decisamente importante per le aziende del territorio.
Daniele Botturi, responsabile del terminal ferroviario di Hupac, ha evidenziato l’apprezzamento «per essere riusciti a far partire questo collegamento Gliwice (nell’area di Katowice, a sud della Polonia)-Pordenone, che avrà la cadenza di 3 treni alla settimana (arrivo la mattina e ripartenza la sera). Per la riuscita di questa operazione, ci siamo impegnati a fare da ammortizzatori tra le esigenze ferroviarie e quelle stradali». Il treno per la Polonia può portare fino a 37 unità di carico che, per 3 volte alla settimana, consentiranno di togliere dalle strade e dalle autostrade ben 10mila camion all’anno.
«Oggi, con orgoglio, avviamo una nuova direttrice e abbiamo compiuto un altro bel passo avanti; i prossimi saranno l’avvio della stazione elementare e l’apertura di qualche altra direttrice» ha spiegato Silvano Pascolo, presidente di Interporto Pordenone.
Era presente all’evento anche Michelangelo Agrusti, presidente di Confindustria Alto Adriatico, si è detto emozionato nell’assistere «… a questo bellissimo paesaggio di container».
«Abbiamo avuto successo come territorio e come sistema Pordenone, dopo decenni nei quali gli interporti non hanno avuto troppa fortuna nella nostra regione. Al contrario, noi, in pochi anni, abbiamo ottenuto grandi risultati, grazie a tutti gli attori che vi hanno partecipato – ha commentato Agrusti – e alle varie governance, dalle precedenti all’attuale. Importante la scelta strategica di affidarci a Hupac, quale gestore della struttura. Chiunque percorra l’autostrada A4 e vede i tanti camion targati Polonia, può capire quanto sottrarremo a quel traffico portandolo con treni dalla Polonia al nostro territorio. Contribuiremo, quindi, in modo importante a sviluppare il cosiddetto green deal (il Patto Verde), una carta scritta che da noi diventa un fatto concreto». Interporto Pordenone collega sia il porto di Trieste che il Tirreno, attraverso i porti di Genova e La Spezia, coprendo, quindi, i traffici verso l’Atlantico e verso il Pacifico.

 

Foto di gruppo, ieri a Pordenone, per la partenza del servizio ferroviario con la Polonia.

Foto di gruppo, ieri a Pordenone, per la partenza del servizio ferroviario con la Polonia.