TRIESTE – Trasportare i container dal porto all’hinterland in modo veloce, molto veloce: fino a 600km/h. A questo doveva servire il progetto Hyperloop seguito da Hamburger Hafen und Logistik AG (HHLA), ma abbandonato definitivamente.
La società che gestisce il porto di Amburgo – e che a Trieste possiede la maggioranza della Piattaforma logistica – aveva deciso di provare a sperimentare l’invenzione di Elon Musk per applicarla al trasporto di contenitori. Tubi quasi sottovuoto e levitazione magnetica le due tecnologie per far viaggiare i container. Era previsto che le le aree di stoccaggio sarebbero state raggiunte in pochi secondi, senza l’utilizzo di camion, che non sarebbero più entrati in porto, anche se il sistema era stato sviluppato per integrarsi con trasporto su gomma e ferrovia. Il progetto prevedeva una movimentazione fino a 2800 contenitori al giorno, mentre l’energia sarebbe stata ottenuta da pannelli fotovoltaici applicati all’esterno dei tubi.
La scelta di abbandonare il progetto – come spiegato da alcuni media tedeschi che citano fonti di HHLA – sarebbe dovuta a ragioni di spazio e non alla fattibilità tecnica. Dunque è probabile che gli studi condotti in joint venture portino alla realizzazione del sistema in luoghi più adatti, ma non al porto di Amburgo.
Un progetto simile è in corso di studio in Veneto, per collegare il porto di Venezia con l’interporto di Padova. Il bando di gara è stato presentato nella primavera del 2022 quest’anno e i primo progetti di fattibilità dovranno essere pronti entro l’estate di quest’anno.