TRIESTE – La Commissione Ue ha selezionato la proposta per la European Multi-Mission Patrol Corvette (EPC/MMPC), presentata in novembre dal consorzio che riunisce i tre cantieri navali europei Navantia (ES), Fincantieri (IT) e Naval Group (FR), insieme a Naviris (FR/IT) e Hydrus (GR).
L’impegno dell’industria per il progetto European Patrol Corvette (EPC), con contratti firmati nell’ottobre 2023 per il primo bando “Modular and Multirole Patrol Corvette (MMPC)”, è stato confermato ed intensificato per il secondo bando MMPC, ottenendo la selezione della proposta da parte della Commissione europea per un budget massimo di 154,5 milioni di euro.
Questa nuova fase sarà finalizzata al completamento della progettazione iniziale e di dettaglio e allo sviluppo e integrazione di elementi tecnologici innovativi, grazie ai quali le navi potranno dotarsi di vari sistemi e carichi per svolgere una vasta gamma di incarichi e missioni. Ciò permetterà la produzione dei due primi prototipi: una versione Long Range Mission (LRM) e una versione Full Combat Mission (FCM), che costituiranno le future flotte di corvette tecnologicamente avanzate delle nazioni, con l’obiettivo finale di espandere il livello di interoperabilità e standardizzazione tra le Marine dei diversi Stati membri.
“Il secondo bando MMPC mira pertanto a rafforzare i cinque elementi chiave per l’autonomia europea: Economia, Difesa, Tecnologia, Industria e Sicurezza, consolidando le competenze e lo sviluppo congiunto di tecnologie avanzate tra l’industria europea, riducendo la dipendenza dell’Unione da entità esterne nella produzione di componenti, assicurando e stabilendo una nuova catena di approvvigionamento transnazionale all’interno dell’UE, con l’obiettivo di limitare il costo unitario e presentare la Corvetta Europea come un prodotto appetibile anche per il mercato estero in concorrenza con i cantieri non europei” si legge in una nota di Fincantieri. Il progetto accelererà la disponibilità di corvette moderne, attraverso la predisposizione di programmi di acquisizione nazionali e fornendo ampie possibilità di interoperabilità con forniture e procedure comuni per le operazioni e la manutenzione, grazie alla modularità di missione.
“Per questa nuova fase, l’impegno al cofinanziamento di Italia, Spagna, Francia e Grecia riflette un investimento condiviso negli obiettivi di sicurezza e difesa comuni delineati dal progetto PESCO e dall’Unione Europea” conclude la nota.