TRIESTE – Due traghetti per Stena Line, uno per Polferries, studi continui nella propulsione eolica e un portafoglio clienti in attesa di essere implementato.
Fondata nel 1993, NAOS Ship and Boat Design è un piccolo gioiello della progettazione navale con sede a Trieste e lavori sparsi in tutto il mondo.
Un settore, quello dei traghetti, in continua crescita, spiega il presidente di NAOS, Roberto Prever: «Il settore dei traghetti e delle navi passeggeri, compresi i mega yacht fino a 200 metri di lunghezza, è in continua crescita. Sempre più persone acquistano yacht o vanno in crociera, alimentando la domanda di imbarcazioni nuove e sempre più performanti. Le vendite di traghetti, dopo cinque anni di stagnazione dovuta a modifiche delle normative di tutela ambientale e sicurezza, sono ripartite perché molte società hanno deciso di investire nel rinnovamento della flotta».
Tra gli ultimi progetti che vedono protagonista la NAOS, l’unità dual-fuel per la Polferries, il maggiore operatore di traghetti polacco, destinata a diventare la più grande costruita dai cantieri Visentini e le navi NewMax a propulsione ibrida (per carburante al metanolo) per Stena Line. Destinate al Mare d’Irlanda, le due unità da 147 metri avranno una capacità lineare di 2.800 metri (un aumento dell’80% rispetto alle capacità attuali) e saranno attrezzate per trasportare 12 autisti e 26 membri di equipaggio.
Per la conferma di altri progetti in fieri, bisognerà attendere. «Per ora le trattative si svolgono con grande discrezione» avverte scaramantico l’ingegner Prever, realtà all’avanguardia dove l’introduzione della piattaforma 3Dexperience e i progetti di propulsione eolica hanno determinato un altro momento di crescita importante.
Specializzata nel campo delle navi RoRo e RoPax-Ferry, NAOS ha iniziato la sua attività progettando soprattutto per il Cantiere Navale Visentini, ma si è progressivamente espansa nel mercato internazionale, con un fatturato estero di almeno il 50%. Oggi è la capofila di un gruppo di uffici presenti in Italia, Spagna, Croazia e Svezia, con un totale di 30 persone impiegate.
Investe nella ricerca e nei nuovi metodi di progettazione più del 15% del suo fatturato, ed ha al suo attivo innovazioni in parecchi settori della progettazione navale.
Particolarmente suggestivo quello delle “navi a vela”.
«Un approccio olistico è fondamentale nella progettazione e ingegneria del sistema di propulsione navale assistita dal vento WASP (Wind Assisted Ship Propulsion), per selezionare la migliore opzione del dispositivo. La propulsione eolica ha senso solo se si traduce in un notevole risparmio di carburante, va da sé. Ma per implementare un sistema di propulsione eolica in una nuova costruzione – spiega qualche settimana fa l’ingegner Prever ad un convegno – o per convertire una nave è essenziale un approccio da designer di navi. I sistemi WASP possono potenzialmente avere un impatto su molti aspetti della stabilità e dell’operatività della nave. Ad esempio, il mantenimento della rotta, la possibilità di transitare sotto un ponte, la disponibilità di tutto lo spazio sul ponte. Soprattutto, potrebbe influire sulla stabilità della nave. Un’attenta valutazione tecnica e pratica di tutti questi aspetti è necessaria quando si confrontano diversi sistemi WASP in relazione a una nave specifica, sia essa una nuova costruzione o una nave da convertire. E questo approccio olistico può essere fornito solo da un progettista navale esperto».
Il video degli ultimi studi di NAOS sulla propulsione eolica.