VENEZIA – Cinque giorni di celebrazione della nautica in un contesto unico al mondo, definito da Alberto Galassi di Ferretti: «La boutique della nautica».
Venezia, tra il 31 maggio e il 4 giugno, ospita la quarta edizione del Salone nautico, un evento che mira a differenziarsi da Genova, perché, come ha detto il sindaco di Venezia Luigi Brugnaro: «È un salone che si spende molto sul tema della sostenibilità, della ricerca sull’elettrico e sulla progettazione. I visitatori possono venire qui in barca, cosa da sviluppare sempre di più nei prossimi anni». L’esposizione conta trecento imbarcazioni di cui 240 in acqua nello specchio d’acqua – suggestivo – dell’Arsenale. Il luogo dove la Serenissima produceva le sua navi torna quindi ad aprirsi al pubblico con un’offerta legata alla caratteristica più stretta con Venezia, cioè l’acqua. Nei 55mila metri quadri di acqua e 30mila metri quadri di esposizione esterna, non mancheranno i grandi marchi della nautica mondiale, tra i quali, neoarrivato, anche Solaris, che ha un cantiere di produzione di scafi a vela ad Aquileia. Si potranno osservare da vicino yacht e superyacht di Ferretti, Sanlorenzo, Azimuth Benetti, ma anche gli ultimi ritrovati della tecnologia, soprattutto “green”. Infatti, la realtà veneziana punta molto sul tema della sostenibilità, portando al centro del progetto la cantieristica lagunare, ma anche esempi di imbarcazioni da lavoro “verdi” e le capacità degli artigiani veneziani. Non mancherà un’area riservata al “refitting” di imbarcazioni a idrogeno, passando così dal motore termico a propulsioni decisamente meno inquinanti, ma anche al foil.
Tornando ai numeri, l’esposizione comprende tre chilometri di “mostra” che si snoda lungo quattro moli, oltre alla centrale riviera che ospita le imbarcazioni più esclusive. L’attenzione crescente verso il Salone veneziano è testimoniato principalmente da due fattori, cioè la crescita del 50% di presenze in più di barche a vela e il 30% in più di imbarcazioni elettriche. La celebrazione è arrivata poi da Federico Gambini, di Solaris: «Siamo al primo anno di partecipazione, perché abbiamo prima guardato da fuori e poi ci siamo convinti che fosse opportuna la nostra partecipazione. Arriviamo ora e siamo ben contenti di farlo, sia con imbarcazioni a vela, che a motore». Tema approfondito dallo stesso sindaco che ha voluto evidenziare questo passaggio, evocando proprio la crescita della manifestazione e la capacità di attrarre non solo chi è già stato presente, ma anche nuovi operatori della cantieristica.
Un settore, questo, su cui il presidente di Ice Matteo Zoppas ha portato un appunto: «Se il Made in Italy rappresenta il vero biglietto da visita del nostro Paese nel mondo, la nautica ne è certamente un fiore all’occhiello. Nel 2022 la nautica da diporto italiana ha registrato un fatturato di 7 miliardi, 3,3 dei quali, ovvero più del 40%, sono indirizzati all’export. Dei numeri notevoli, che ci dimostrano quanto sia strategico il settore per l’Italia e quanto esso possa crescere nel tempo: la variazione delle esportazioni rispetto al 2021 infatti, si attesta ad un +13%, mentre quella rispetto al 2019 arriva a toccare ben il 48%. È un trend rilevante, che ci onora molto e che crediamo possa continuare a progredire anche in futuro, grazie soprattutto alla resilienza dei nostri imprenditori e del Made in Italy. L’Italia, che tra il 2021 e il 2022, è diventata il terzo esportare mondiale del settore nautico dopo Cina e Corea del Sud, esprime da sempre delle eccellenze uniche al mondo».
Altro passaggio sul tema della sostenibilità è stato quello effettuato da Massimo Perotti, di Sanlorenzo: «Siamo soci fondatori della Fondazione Venezia Capitale Mondiale della Sostenibilità che inaugurerà la sua Biennale della Sostenibilità in occasione del Salone Nautico. Saremo presenti con il tender di Coppa America, una barca di 10 metri con i foil e le fuel cell, che non avrà motore termico e farà 50 nodi per 180 miglia a zero emissioni; questo tender correrà insieme ad American Magic nel match race che si terrà a Barcellona nel 2024».
Proprio sulla Fondazione Venezia Capitale Mondiale della Sostenibilità si è espresso anche il sindaco Brugnaro: «Alla Biennale della Sostenibilità racconteremo che cos’è il Mose, con visite guidate, si tratta di un’opera unica, mondiale, di cui l’Italia deve andare fiera e Venezia in primis ne sarà beneficiata».