TRIESTE – Tra le ragioni della crescita degli scali di Trieste e Monfalcone per le navi da crociera, si annoverano senz’altro le difficoltà di Venezia ad accogliere le grandi navi.
Non solo per le conseguenze dirette del divieto al passaggio attraverso il Canale della Giudecca, ma anche per le difficoltà legate alle nuove sistemazioni sulle banchine di Mrgfhera. Nei giorni scorsi, il presidente dell’Authority di Venezia, Fulvio Di Blasio, ha voluto commentare il cambio di rotta di alcune navi tra il 22 e il 24 aprile e la programmazione per la stagione 2022. «Le limitazioni all’operatività portuale generate da condizioni meteo marine avverse rappresentano casistiche con le quali ci dobbiamo raffrontare – aveva detto Di Blasio che è anche Commissario per le crociere – e che peraltro non riguardano solo Venezia e Marghera, ma per motivi diversi anche altri porti italiani ed europei».
Per fornire il massimo supporto al settore crocieristico in questa fase delicata, l’Authority ha fatto sapere di avere avviato – in collaborazione con il MIMS (Ministero delle infrastrutture e della mobilità sostenibile) – un dialogo con l’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Orientale (porti di Trieste e Monfalcone) per disciplinare l’impiego di Monfalcone per i casi in cui le condizioni di vento a Venezia non consentano l’accesso delle navi da crociera. Di Blasio le ha comunque definite “ contingenze temporanee”, che saranno superate attraverso le previsioni del DL 103/2021, che prevede, tra gli altri, anche interventi volti a migliorare l’accessibilità nautica e la sicurezza nella navigazione. Le iniziative che verranno realizzate, dovrebbero riconsiderare i limiti di vento ad oggi fissati, garantendo una maggior manovrabilità nelle fasi di transito e approdo. «Siamo costantemente in contatto con le Compagnie e con i loro Agenti a Venezia che ci confermano la volontà di poter scalare Venezia e che la programmazione su Venezia- Marghera rimane invariata» ha concluso Di Blasio.