VENEZIA – Le previsioni del settore della crocieristica veneziana, dopo lo stop alle grandi navi, ripartono da 500mila passeggeri.
Questa la stima prodotta dall’Autorità di sistema portuale del Mar Adriatico settentrionale – Porti di Venezia e Chioggia e da Venezia terminal passeggeri. Nella sede della stazione Marittima del Tronchetto, definita dai presidenti di Aspdmas e Vtp «Un fiore all’occhiello mondiale» sono stati presentati i risultati del 2022 e le stime per il 2023.
Ad esordire è stato il presidente dell’autorità Fulvio Lino di Blasio: «C’è la volontà di ribadire quanto lavoro ci sia dietro, la crociera esiste, si pensi alla sicurezza, alle forze dell’ordine impegnate ogni volta che si muove un passeggero o una persona, è importante raccontare che la crocieristica esiste, una bella notizia per operatori e città. Il mio auspicio è che il lavoro sia raccontato in positivo, in virtù dei cambiamenti che stiamo introducendo».
Sulla sicurezza è intervenuto anche l’ammiraglio della Capitaneria di porto, Piero Pellizzari: «È evidente che questo sia l’aspetto centrale su cui costruire il percorso che stiamo portando avanti».
L’analisi dei numeri e le stime sono state poi affidate al presidente di Vtp Fabrizio Spagna, che è partito dal blocco dei passaggi nel Canale della Giudecca, davanti a San Marco: «Ci siamo ritrovati a navi zero ad agosto 2021, la vera aspettativa è ridare centralità alla Marittima». Spagna ha poi continuato: «Nel 2022 le compagnie arrivate erano 21, il prossimo anno ne sono previste 24. Le navi posizionate passeranno da 32 a 47 e da 243mila passeggeri dovremo andare oltre i 500mila». Una crescita statistica importante, del 100 per cento, che non ha eguali al mondo, ma su cui è bene ricordare che nessuno è ripartito da zero. Non a caso Spagna ha ricordato i risultati ante Covid e ante blocco, che parlavano di un milione e 600mila passeggeri.
Il numero uno di Vtp ha quindi proseguito nell’analisi, sottolineando la variabile home port: «L’86% di questi scali verrà fatto così, nonostante le difficoltà caratterizzanti il lavoro, Venezia continua ad avere un ruolo, è un dato importante, Venezia sostiene il mondo delle crociere sull’Adriatico, il suo andamento dipende anche da Venezia». Spazio è stato lasciato anche al tema Fusina: «È importante perché ci consente sei navi in più in un’area non in nostra concessione, ci consentirà di avere navi del settore lusso, che si fermano più notti. Un turismo che va nella direzione della sostenibilità e che porterà vantaggi al territorio, non solo a Venezia. Questi passeggeri sono “big spender”, in navi massimo di 250 metri» ha aggiunto Spagna.
Quindi è stata la volta del bilancio del 2022, sul quale Di Blasio ha puntualizzato quanto fatto finora: «Abbiamo realizzato i nuovi approdi come Banchina Liguria e Banchina Lombardia, con rispettivamente 29 toccate (tutti i sabati e una domenica al mese) e 62 toccate (tutti i fine settimana). Sono numeri che cominciano a crescere e crescono anche i luoghi dove le forze dell’ordine devono operare». Mentre per quanto riguarda Fusina: «Ci sono state 25 toccate in un terminal Ro-ro (traghetti), che continua a operare. È in corso l’aggiornamento della Via (valutazione impatto ambientale) per trovare una declinazione che accolga le richieste del mercato, l’obiettivo è l’home port». Per il futuro, il cronoprogramma fino alla fine del 2026 prevede il miglioramento della fruibilità delle banchine Liguria e Lombardia, la consegna del Canale Nord, la manutenzione dei canali, la stazione dei passeggeri e gli studi idrologici. Alla fine, quindi, nel 2027, gli approdi disponibili saranno sei, per un totale di 385 toccate, un milione di passeggeri di cui il 90 per cento in home port.
Il presidente ha poi completato il suo ragionamento facendo anche il punto sul concorso di idee per migliorare la fruibilità del porto: «C’è stato un ricorso al Tar, poi sia noi che il Governo abbiamo impugnato, quindi siamo al Consiglio di Stato, siamo in attesa che si pronunci dopo l’ultima udienza avvenuta il 18 gennaio scorso».
In chiusura anche l’accenno ad un nuovo modello di crocieristica, tema sul quale il vicesindaco veneziano Andrea Tomaello ha precisato: «È fondamentale il progetto avviato per sensibilizzare e responsabilizzare i turisti che arrivano a Venezia per illustrare, a bordo delle navi, le caratteristiche della città con un occhio di riguardo alla sostenibilità e all’ambiente. Un progetto in cui crediamo, che verrà realizzato con una molteplicità di soggetti, in rete».