TRIESTE – È stata riaperta al traffico la linea ferroviaria che collega il porto di Capodistria a Divaccia, lungo la quale si sta costruendo il nuovo percorso proprio a servizio dello scalo marittimo.
Sabato però, è stato sfiorato il disastro ambientale dopo che un locomotore che stava percorrendo la tratta in soccorso di un altro locomotore guasto, si è scontrato frontalmente con quest’ultimo, provocandone il deragliamento. Le cisterne del treno diretto verso il porto di Capodistria erano piene di benzina e l’incidente è avvenuto nei pressi della sorgente del fiume Risano, che fornisce acqua potabile all’area urbana e provinciale di Capodistria, già provata dalla siccità. Possibili danni ambientali sono stati evitati anche questa volta, dopo che già nel 2019 un incidente simile (purtroppo con la fuoriuscita di 9000 litri di cherosene) si era verificato lungo la stessa linea, a breve distanza da quello accaduto sabato.
Come riportano alcuni media sloveni, i vigili del fuoco di Capodistria e i vigili del fuoco volontari sono intervenuti per delimitare il sito, fornire supporto tecnico e monitorare le emissioni di gas, mentre gli esperti dell’azienda energetica Petrol hanno pompato 56 tonnellate di benzina dalle autocisterne. Secondo quanto definito da una prima sommaria indagine, il conducente del locomotore di soccorso aveva ricevuto informazioni errate in merito alla posizione esatta del treno immobilizzato dal guasto. Lo scontro frontale ha causato danni ai due locomotori e a due carri pieni di benzina, ma fortunatamente non alle persone a bordo.
Lo stop alla circolazione dei convogli, a causa dello scontro ma anche del danno a un tratto di binario, ha avuto inevitabili conseguenze sul traffico commerciale da e per il porto di Capodistria. La sola Metrans dà notizia di aver dovuto cancellare 9 coppie di convogli nelle circa 24 ore di chiusura della linea. Le conseguenze del fermo, considerata la situazione di congestione, si protrarranno, con ogni probabilità, nel corso dei prossimi giorni, vista l’oggettiva difficoltà da parte degli operatori di sostituire la capacità persa con l’incidente. A questo punto, come già sottolineato da alcuni amministratori pubblici a Capodistria, diventa sempre più importante la conclusione dei lavori per il raddoppio della linea ferroviaria a servizio del porto, che dovrebbero avere termine nel 2026.