TRIESTE – Dopo un mese di chiusura è stata riaperta al traffico merci e a quello passeggeri la ferrovia Pontebbana, interrotta fra le stazioni di Carnia e Tarvisio.
Nello scorso mese di luglio durante l’interruzione continuativa della linea Udine-Tarvisio sono stati eseguiti interventi di manutenzione straordinaria e ricostruzione del binario su massicciata ferroviaria per circa 3.400 metri all’interno della galleria Campiolo Monte Palis nella tratta Carnia-Pontebba. Lo stop ha consentito, inoltre, di eseguire ulteriori interventi: in particolare all’interno della Galleria Zuc dal Bor è stato effettuato il consolidamento della volta, l’installazione dei corrimano e della segnaletica di sicurezza e infine la sostituzione del filo di contatto della trazione elettrica per circa 3 chilometri. RFI ha inoltre proceduto con il rinnovamento dell’armamento ferroviario (sostituzione di rotaie e traverse) in alcuni tratti compresi tra il confine di Stato e la stazione di Ugovizza-Valbruna lungo 25 chilometri di binario. L’importo complessivo degli interventi è stato di circa 32 milioni di euro.
Per permettere la serie di interventi, è stato necessario rimodulare tracce per circa l’85% dei treni merci e il 12% dei treni passeggeri lungo percorso. Dei 223 treni merci giornalieri previsti sulla linea, 109 sono stati deviati via Brennero e 84 via Villa Opicina. Dei 16 treni lungo percorso giornalieri previsti sulla linea, 2 sono stati deviati via Villa Opicina.
Il porto di Trieste ha sofferto inevitabili disagi, cresciuti in due occasioni: l’incendio sul Carso isontino e la chiusura temporanea della rete slovena a causa dell’eccessiva congestione. Tutto sommato però – a detta degli operatori – la situazione non è mai stata tragica e il traffico accumulato dovrebbe essere smaltito entro il mese di agosto. Nel corso del mese di luglio, i treni merci hanno percorso itinerari alternativi. In particolare, quelli diretti in Germania e Sud Europa, sono saliti verso Nord utilizzando il Brennero. I convogli diretti in Austria e Ungheria hanno attraversato la Slovenia e il tunnel delle Caravanche, da poco rinnovato. Solo i treni diretti a Budapest, invece, hanno in parte utilizzato la tratta in direzione di Lubiana, per attraversare il confine con l’Austria a Sud di Graz.