FIUME – La Banca europea per gli investimenti (BEI) ha erogato 400 milioni di euro per modernizzare le ferrovie in Croazia.
Il prestito fa parte della più grande operazione di finanziamento della BEI in Croazia, per un totale di 900 milioni di euro. È stato calcolato che il finanziamento faciliterà investimenti per oltre 2,6 miliardi di euro a sostegno di un importante ammodernamento dei binari e del materiale rotabile. A beneficiare degli interventi sarà anche il traffico merci, come annunciato nei giorni scorsi dal ministro dei Trasporti, delle Infrastrutture e del Mare, Oleg Butkovic, con specifico riferimento al porto di Fiume.
«Questo è un ulteriore contributo alla buona collaborazione tra il nostro Ministero e la BEI. I fondi di questo prestito ci permetteranno di effettuare ulteriori investimenti nell’infrastruttura ferroviaria, per il rinnovo e la costruzione di ferrovie locali e regionali, quelle parti della rete che non possiamo finanziare con le sovvenzioni dell’UE. Questo è estremamente importante per noi e dimostra l’intenzione e la determinazione del nostro ministero e del governo di continuare a investire massicciamente nell’intero sistema ferroviario, per il quale nei prossimi dieci anni ci aspettiamo grandi investimenti da tutti i fondi disponibili» ha commentato Oleg Butković dopo la firma dell’accordo con la BEI.
Marko Primorac, ministro croato delle Finanze, ha ricordato che il finanziamento fa parte della struttura finanziaria di un progetto che attualmente è stimato in 2,6 miliardi di euro. Le altre fonti finanziarie comprendono fondi dell’UE e, in parte, fondi propri.
In base all’accordo, la società nazionale di infrastrutture ferroviarie Hrvatske željeznice Infrastruktura (HŽI) realizzerà progetti di ammodernamento della rete ferroviaria, mentre l’operatore nazionale di treni passeggeri Hrvatske željeznice Putnički prijevoz (HŽPP) si occuperà dell’acquisto del materiale rotabile.
Rinnovo della rete ferroviaria di Fiume con il rifacimento dei vecchi binari, l’aggiunta di nuovi e ristrutturazione della galleria di Sušak. Queste, intanto, alcune delle attività che stanno cambiando la realtà del porto, proprio grazie a finanziamenti comunitari e all’intervento diretto della Croazia, come ha illustrato nei giorni scorsi ai media croati il ministro Butkovic.
Lo scalo riveste un ruolo importante nell’ambito dei Corridoi TEN-T (Rete Transeuropea dei Trasporti), e proprio grazie ad una modifica del Regolamento TEN-T, la Croazia avrà accesso a direttrici ferroviarie deteminanti per lo sviluppo del traffico merci. È indubbio che ciò contribuirà a potenziare ulteriormente gli investimenti. Grazie ai fondi UE, sono stati concordati otto progetti ed entro la fine dell’anno verranno portati a termine anche i rimanenti tre di questo ciclo. Tra quelli già conclusi figurano quelli realizzati congiuntamente con l’azienda HŽ Infrastruktura (Ferrovie statali) per il terminal container di Brajdica e di Molo Zagabria, con interventi che renderanno possibile un maggiore coinvolgimento della ferrovia nelle attività portuali e un potenziamento del trasporto merci su rotaia. «Sul piano internazionale – ha detto il Ministro Butkovic – si registra l’aumento del volume di merci nei porti croati, soprattutto in quello fiumano. La Port Authority di Fiume ha in preparazione altri dieci progetti con i quali intende accedere ai fondi UE, se escludiamo quello di fondamentale importanza relativo alla firma del contratto di concessione per il terminal container in Molo Zagabria, che darà modo al porto di svilupparsi ulteriormente».
La concessione per Molo Zagabria è stata assegnata nel 2021 al consorzio A.P. Moller-Maersk – Enna Logic: si tratta del contratto più importante nella storia dello scalo.
«Con questo intervento Fiume diventa leader nel trasporto intermodale nell’area dell’Alto Adriatico» ha aggiunto Butkovic. Altri interventi porteranno alla radicale trasformazione della rete stradale, già in fase di realizzazione con progetti che interessano gli svincoli di Orehovica e Mattuglie, la conclusione del tratto finale dello svincolo di Trinajstići e dell’arteria di collegamento alla D403. Si tratta di lavori che costiuiscono parte integrante di un unico progetto, nato con l’intento di ottimizzare i collegamenti con il porto, e di consentire a Fiume di migliorare la propria posizione strategica nel settore dei trasporti.