TRIESTE – È stato cementato nei giorni scorsi l’ultimo segmento del viadotto di Vinjan lungo la nuova ferrovia che collegherà il porto di Capodistria a Divaccia.
Con i suoi 620 metri, il ponte è il più lungo del percorso e costituisce l’architrave dell’opera. Sono attesi nelle prossime settimane altri interventi, tra i quali le protezioni antivento e antirumore. Il completamento della struttura entro la fine del 2023 si è reso necessario a causa dell’utilizzo delle sovvenzioni europee.
Si tratta del primo viadotto ferroviario in Slovenia ad essere edificato utilizzando la tecnica “a sbalzo”. La costruzione è iniziata con lo scavo dei pozzi (del diametro di 10 metri) nella primavera del 2022: quello più profondo raggiunge quasi i 40 metri, per consentire agli operatori di raggiungere il terreno adatto al sostegno. I pilastri misurano fino a 55 metri di altezza, mentre i vari segmenti sono stati realizzati simmetricamente su entrambi i lati per unire le colonne adiacenti.
Nei prossimi giorni, inoltre, sarà ultimato il rivestimento interno del tunnel Škofija (T8). Anche in questo caso, un’accelerazione dei lavori è stata imposta, in quanto una delle condizioni necessarie per ottenere gli 80 milioni di euro di sussidi europei.
L’intero percorso del raddoppio della Capodistria-Divaccia prevede ben sette gallerie, che insieme ai tunnel di servizio e di uscita misurano 37,4 chilometri. Il T8 è un tunnel ferroviario a binario unico lungo 3.808 metri, con una condotta di servizio parallela più lunga di 10 metri. I lavori di scavo e di sostegno per questa parte dell’opera sono iniziati nel settembre 2021, lo sfondamento del tunnel è avvenuto nel marzo 2023.