TRIESTE – Mancano ancora 750 metri (su un totale di poco superiore ai 27 chilometri) per il completamento del tunnel di base del Semmering in Austria.
L’opera che rivoluzionerà la parte meridionale del Corridoio ferroviario Adriatico-Baltico, inciderà profondamente sulle tempistiche di collegamento tra Vienna e Villaco. Per quanto riguarda le merci, la nuova ferrovia migliorerà le connessioni dei porti di Trieste, Venezia e Capodistria verso alcuni dei mercati di riferimento dell’Europa orientale e meridionale.
Un altro evidente vantaggio sarà costituito dall’eliminazione della doppia trazione, finora necessaria per un tratto la cui ripidità non consentiva altra soluzione per i treni merci.
Con lo scavo conclusosi nei giorni scorsi (undici anni dopo la posa della prima pietra nell’aprile 2012), sono stati scavati tutti i chilometri di galleria in Stiria, mentre in Bassa Austria mancano ancora circa 750 metri.
Secondo ÖBB, i lavori di scavo dovrebbero essere completati nella prima metà del 2025 e il tunnel dovrebbe consentire il passaggio dei treni entro il 2030, riducendo a due ore il viaggio da Graz a Vienna. A partire dal 2030, infatti, il tunnel di base del Semmering collegherà Gloggnitz, nella Bassa Austria, con Mürzzuschlag, in Stiria.
Sulla tratta da Vienna a Klagenfurt (attraverso il tunnel di Koralm e con le velocità consentite ai convogli passeggeri) i tempi si ridurranno fino a due ore e 40 minuti.
Gli ultimi 750 metri da Gloggnitz in direzione della Stiria si uniranno alla parte già scavata nel tratto di Göstritz. Contemporaneamente si sta già costruendo l’involucro interno in calcestruzzo della galleria.
Il tunnel di base del Semmering sostituirà la storica linea ferroviaria inaugurata nel 1854 e progettata da Carlo Ghega. Negli ultimi anni i costi dell’opera sono lievitati, passando dagli originari 3,1 miliardi a 4,2 miliardi di euro.