TRIESTE – È stato aggiornato al porto di Trieste il regolamento sulla liberalizzazione dell’autotrasporto internazionale di merci in transito in Italia.
A partire dal 15 giugno entrerà in vigore il nuovo Decreto che disciplina il rilascio e la registrazione dei permessi di transito “liberalizzato”. L’applicazione riguarderà in maniera sostanzialmente esclusiva i camion turchi che fanno parte dell’Autostrada del mare servita con i Ro-Ro. Questo genere di traffico, infatti, non è assoggettato ai contingentamenti degli accordi bilateri, proprio in virtù delle peculiarità del Porto Franco.
Il passaggio dal cartaceo al digitale rappresenta un nuovo fattore di competitività per lo scalo, utilizzando Sinfomar, il Port Community System (PCS) che renderà più efficiente e rapida la burocrazia nel rilascio dei permessi per le merci in transito. Si tratta infatti, non solo di digitalizzazione ma anche di semplificazione del processo .
La nuova procedura è il risultato di un progetto di digitalizzazione sviluppato in stretto coordinamento e collaborazione con il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, la Direzione Generale Territoriale Nord Est e l’Agenzia della Dogane e dei Monopoli.
«L’operazione rientra nell’ambito di una più ampia strategia di semplificazione e standardizzazione dei processi portata avanti dall’Autorità di Sistema Portuale. Il progetto è stato, inoltre, l’occasione per trovare la piena applicazione del Decreto riguardante l’organizzazione amministrativa per la gestione dei punti franchi. In questo contesto, tale norma ha permesso di innovare, grazie agli investimenti nella transizione digitale e la collaborazione tra le amministrazioni coinvolte, la regolamentazione e la gestione delle movimentazioni tra i punti franchi del porto di Trieste, a soli fini logistici, di veicoli di nazionalità extra UE» ha spiegato Vittorio Torbianelli, Segretario generale dei porti di Trieste e Monfalcone.
Fulcro dell’operazione, ancora una volta, il Port Community System (PCS), piattaforma tecnologica in grado di connettere differenti attori-organizzazioni che costituiscono la Comunità di un porto. Il suo fine è quello di garantire l’interoperabilità necessaria a coniugare diversi sistemi ICT, per digitalizzare e ottimizzare le operazioni relative alla gestione dei processi portuali. La piattaforma software online denominata Sinfomar è il nome del PCS utilizzato dall’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Orientale per la gestione delle procedure amministrative, fiscali e doganali inerenti alla logistica portuale.