TRIESTE – Il porto di Trieste ha chiuso il 2023 con un calo del 3,42% delle tonnellate di merci movimentate.
Le statistiche sono state rese note dall’Autorità di sistema portuale del Mare Adriatico orientale e comprendono anche lo scalo di Monfalcone.
Per quanto riguarda i volumi totali, Trieste ha movimentato 55.624.925 di tonnellate di merce con una diminuzione del 3,42% rispetto all’anno precedente: in valore assoluto si tratta di quasi 2 milioni in meno sul 2022. Includendo anche la performance di Monfalcone, si superano invece i 59 milioni: numeri sono al di sotto dei valori prepandemia (quando erano stati movimentati 66 milioni di tonnellate nei due porti).
Stabili le rinfuse liquide (petrolio greggio della SIOT) con 37.345.812 tonnellate (-1,42%). Il dato evidenzia la diminuzione dell’incidenza del comparto nello scalo: nel 2015 corrispondeva al 72% dei volumi totali di traffico, mentre nel 2023 la percentuale è scesa al 67%, a favore della crescita degli altri settori merceologici, anche se Trieste resta sul podio come primo terminal petrolifero del Mediterraneo.
In calo le merci varie (-6,43%), così come il numero di veicoli transitati dal porto: 324.208 unità (-3,84%). Il Ro-Ro, dopo il trend positivo degli anni passati, chiude in perdita del 6,79% e 298.570 unità transitate nel 2023. In controtendenza la sottocategoria dei mezzi commerciali a bordo dei traghetti: +47,91% con 24.551 unità. Nell’anno appena concluso, l’Autostrada del Mare, che conta 14 toccate settimanali fra Trieste e la Turchia, ne ha raggiunte in totale 804 rispetto alle 862 dell’anno precedente, utilizzando navi di maggiori dimensioni. La diminuzione generale di questo comparto è attribuibile alla situazione di stasi internazionale ed europea e soprattutto al minor interscambio con la Germania.
Forte calo per le rinfuse solide con 443.811 tonnellate (-31,69%.), contenuta invece la perdita del settore contenitori (-2,92%), con 852.193 Teu. Si tratta del secondo miglior risultato in assoluto dello scalo, con valori superiori al 2019 quando erano stati movimentati 789.640 Teu.
Trend inverso e tutto positivo, infine, per il traffico passeggeri: lo scalo triestino ha registrato complessivamente un totale di 468.599 crocieristi (+7,15%) rispetto alle 437.336 unità dell’anno precedente.
«Le tensioni geopolitiche e i conflitti in atto hanno creato ulteriori disruption che si sono aggiunte a quelle lasciate in eredità dal Covid. Basta guardare i dati per capire che la crisi è arrivata anche a Trieste e potrebbe durare nel tempo. Per questo dobbiamo saper diversificare per reagire agli shock. Nell’insieme però, l’Adriatico orientale ha offerto una prova di forza, contenendo le perdite e investendo nel settore ferroviario e su nuove linee nell’area inframed con l’Egitto e il Marocco», commenta Zeno D’Agostino, presidente dei porti di Trieste e Monfalcone.
I valori del traffico ferroviario del sistema portuale confermano il trend Italia, nonostante il contesto sociopolitico molto instabile. Nel 2023, il porto di Trieste ha movimentato 8.979 treni (-6,70%). Circa 640 treni in meno, ma la lettura del dato deve tener conto di due fattori: le ottime performance di alcuni terminal (Molo VII, Piattaforma logistica, Seastock, terminal cereali) e numeri complessivi distribuiti sulle strutture di retroporto e a Monfalcone. Partito il nuovo traffico dell’area di FREEeste con l’obiettivo di creare un network ferroviario unico tra i due scali e gli interporti di Trieste-Fernetti e Cervignano, ben 12.379 sono stati i treni lavorati, un risultato record mai raggiunto prima che confermano l’Authority come primo sistema ferroviario d’Italia. Il numero più significativo, tuttavia, riguarda il modal shift: nel 2023, il 54% dei container a Trieste ha utilizzato la ferrovia. Questo risultato già oggi supera la quota che l’UE ha posto come obiettivo del traffico ferroviario europeo di merci, fissato per il 2050 al 50%,.
Stabili i volumi totali del porto di Monfalcone con 3.829.721 di tonnellate movimentate (-0,38%). Risultato senza precedenti per il traffico ferroviario (+25,31%) che consolida la crescita con 1.896 treni. Leggera flessione per le rinfuse solide con 3.012.125 tonnellate (-2,74%). In salita il settore merci varie (+9,40), con 817.596 tonnellate movimentate, riconducibile all’aumento della sottocategoria “altre merci varie” (615.061 tonnellate e +5,18%.) Vola il numero di veicoli commerciali, ben lontano però dal vicino scalo di Capodistria: +30,50% e 109.187 mezzi transitati. Leggera flessione per il traffico passeggeri(-3,72%), iniziato a Maggio 2023, con 92.045 crocieristi rispetto ai 95.599 dello scorso anno.