TRIESTE – L’Agenzia imprenditoriale operatori marittimi Trieste ha pubblicato la nuova newsletter, analizzando le ripercussioni della guerra tra Russia e Ucraina sul sistema economico del Friuli Venezia Giulia.
Partendo da considerazioni generali sulla globalizzazione e sui trend già innescati prima del conflitto voluto dalla Russia, l’AIOM sostiene che la crisi ucraina può rappresentare un altro “scossone al globalismo unilaterale per lasciare spazio ad uno sviluppo bilaterale o addirittura plurilaterale del pianeta. Forse meno stabile ma probabilmente più dinamico e capace di affrontare le scelte che il mondo dovrà fare anche a breve e con rapidità”.
Per quanto relativo al Friuli Venezia Giulia, si legge nel documento, i primi effetti concreti della guerra in corso si sono immediatamente ripercossi su di uno dei distretti industriali regionali del comparto siderurgico/metallurgico più esposto, la cui produzione è legata all’import di acciaio semilavorato dal porto ucraino di Mariupol, i quattro laminatoi siti nell’area dell‘Aussa Corno (Porto Nogaro).
Nell’insieme un contraccolpo rilevante per l’economia della regione, nella gran parte dei settori produttivi, specialmente in quelli ad alto valore aggiunto: mobile, arredo, filiera vinicola e dei prodotti alimentari di pregio, elettronica per l’automotive e altro ancora.
Prendendo in considerazione, invece, le conseguenze sui flussi di traffico del porto di Trieste, si ritiene vi siano svariate chiavi di lettura, in particolare nel comparto dei traffici petroliferi. In primo luogo sui flussi dell’oleodotto transalpino TAL-SIOT che rifornisce i mercati dell’Austria, della Germania e della Repubblica Ceca, con quantitativi annui che oscillano intorno ai 40 milioni di tonnellate e che viene alimentato con carichi che provengono prevalentemente dai terminal del Mar Nero, della Siria e in misura minore da altri Paesi produttori. Su fronte dei traffici commerciali, va preso atto – conclude AIOM – che tutte le primarie linee container hanno sospeso le toccate in Mar Nero; Trieste era servita da una di queste linee a cura della MSC, che risulta essere stata comunque mantenuta anche se deviata su altre destinazioni mediterranee alternative.

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