TRIESTE – Il calo della domanda di trasporti in Europa e altre condizioni difficili hanno causato un calo dell’11,7% del volume trasportato dal Gruppo Hupac e un risultato commerciale negativo nel 2023.
“I deficit di qualità della rete ferroviaria europea continuano a mettere sotto pressione la gestione economica del trasporto combinato. Sono necessarie misure di politica dei trasporti per evitare un ritorno del traffico merci dalla ferrovia alla strada” si legge in una nota del gruppo svizzero, che a Pordenone gestisce il terminal ferroviario di Interporto.
Lo scorso anno il Gruppo Hupac ha trasportato circa 975.000 spedizioni stradali o 1.866.000 Teu nel trasporto combinato strada/ferrovia e mare-entroterra. Ciò corrisponde a un calo di 130.000 spedizioni, pari all’11,7%, rispetto all’anno precedente. Nel mercato principale del trasporto transalpino attraverso la Svizzera, Hupac ha registrato un calo relativamente moderato del 7,6% a 540.000 spedizioni stradali. Anche il trasporto non transalpino, il secondo segmento di trasporto più importante del Gruppo Hupac, è diminuito del 14,9%.
Questo andamento negativo è dovuto principalmente “al crollo della domanda di trasporto in Europa causato dalla situazione economica. La tendenza recessiva è iniziata nell’autunno del 2022 in relazione alla crisi energetica e dell’Ucraina e ha colpito gran parte dell’economia globale nel corso del 2023. Il grave incidente nella galleria di base del Gottardo nell’agosto 2023, ha rappresentato un ulteriore fattore straordinario” spiegano da Hupac.
Diversi altri fattori – prosegue Hupac – mettono a dura prova il sistema ferroviario. Tra questi, l’aumento talvolta massiccio dei costi per l’energia e la trazione, nonché la scarsa qualità della rete ferroviaria, in particolare in Germania, dovuta a una manutenzione trascurata e a una pianificazione inadeguata dei cantieri. Questo ha portato a colli di bottiglia, ritardi e cancellazioni di treni su molti corridoi.
«Da diversi anni stiamo vivendo una spirale negativa di scarsa disponibilità della rete ferroviaria a causa di interruzioni e lavori di costruzione, unita all’aumento dei costi dell’energia, della trazione e delle tracce» ha spiegato Hans-Jörg Bertschi, presidente di Hupac, in occasione della conferenza stampa sui risultati annuali tenutasi ieri a Zurigo.
Nonostante la difficile situazione attuale, Hupac mantiene il proprio impegno per lo sviluppo del trasporto combinato e continua con gli investimenti previsti.
Le attività di movimentazione del nuovo terminal Duisburg Gateway, di cui Hupac detiene una partecipazione del 26%, inizieranno già quest’anno.
Per l’anno in corso, Hupac prevede volumi di traffico stabili nelle sue reti continentali e marittime. Le attività commerciali continueranno a concentrarsi su una gestione mirata della capacità e su un ampliamento mirato del network in base alla domanda di mercato.