TRIESTE – La Giunta regionale, nel predisporre l’assestamento di Bilancio, ha previsto di sostenere gli investimenti proposti da Interporto di Gorizia-Sdag.
In particolare – fa sapere l’assessore regionale alle Infrastrutture e trasporti, Cristina Amirante – quelli riferiti alle opere accessorie da realizzare a supporto di quella principale in capo a Rfi che è la “lunetta” di Gorizia.
L’intervento, del quale si parla ormai da una dozzina d’anni, è necessario per garantire l’immissione diretta dei treni sulla linea Gorizia-Nova Gorica e semplificare quindi le manovre per il transito delle merci nell’area interportuale goriziana. Lo stanziamento previsto in assestamento per l’Interporto di Gorizia è finalizzato a elettrificare i binari interni e all’adeguamento degli stessi per l’allungamento dell’asta di manovra.
«Tale scelta riflette una volontà politica precisa a sostegno delle infrastrutture necessarie a sostenere il sistema strategico della logistica regionale. È bene ricordare che sul progetto definitivo della “lunetta” di Gorizia, di diretta competenza di Rfi, è stato avviato l’iter autorizzativo, ad oggi in fase di completamento, dell’iter ministeriale di assoggettabilità a Via. La realizzazione della lunetta – ha ricordato Amirante – è compresa all’interno del Piano commerciale di Rfi e riporta la conclusione al 2026».
Secondo quanto indicato da Rete ferroviaria italiana (Rfi), il progetto della “lunetta” nasce nel 2011 nell’ambito degli interventi previsti dal Programma per la Cooperazione Transfrontaliera Italia – Slovenia 2007-2013.
L’opera consiste in un raccordo per consentire l’itinerario diretto tra Sagrado (Monfalcone) e Nova Gorica senza inversioni di marcia a Gorizia Centrale.
Sulla linea si innesta il terminal intermodale transfrontaliero di Gorizia, gestito da Interporto di Gorizia-Sdag. Con la “lunetta” i treni merci avranno quindi un collegamento diretto dalla Trieste-Venezia alla linea per la Slovenia.
Tra i benefici a breve termine, Rfi indica le relazioni dirette tra Italia e Slovenia sulle direttrici commerciali Trieste–Vrtojba–Nova Gorica e Venezia–Vrtojba–Nova Gorica, creando le condizioni per il miglioramento del traffico merci transfrontaliero grazie alla riduzione di tempi e costi del trasporto ferroviario. In particolare, si potrebbero eliminare manovre “parassite” nella stazione di Gorizia per le operazioni di cambio banco sulle relazioni Trieste–Nova Gorica e viceversa.
Nel lungo periodo, invece, maggiori benefici saranno visibili in uno scenario di regime in cui, con la completa elettrificazione della tratta Gorizia–Nova Gorica e con il ripristino e l’elettrificazione della lunetta di collegamento, lato Slovenia, verso Prvačina, la configurazione del nodo di Gorizia si completerebbe assumendo uno schema definitivo ad “H” risultando così perfettamente “permeabile”, senza cambi di direzione qualunque sia l’esigenza di un suo futuro attraversamento.