TRIESTE – La Germania è il primo partner commerciale dello scalo giuliano a livello di traffico ferroviario: il 31% dei treni totali.
Lo rende noto l’Autorità di sistema portuale a chiusura dei numerosi incontri con le realtà economiche durante la fiera di Monaco Transport Logistic, appena conclusa nella capitale bavarese. In realtà, oltre che con gli spedizionieri della Baviera, Authority e protagonisti del sistema portuale hanno avuto numerosi contatti con altri operatori e soggetti tedeschi, austriaci e dell’Europa dell’Est. Si è trattato di nuovi potenziali investitori, ma anche delle compagnie ferroviarie internazionali che operano nel porto di Trieste.
«Trieste è lo sbocco al mare della Germania del Sud. Uno dei modi migliori per trasmettere questo suo ruolo naturale di gateway verso l’Europa centro-orientale è proprio la presenza a questa fiera, che per il nostro scalo resta la vetrina più importante al mondo» ha ricordato il presidente dell’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Orientale, Zeno D’Agostino.
La Germania infatti è il primo partner commerciale dello scalo giuliano a livello di traffico ferroviario: il 31% dei treni totali (3.000 nel 2022) sono collegati direttamente a questo paese, tra il quali quelli da e per Colonia, che con 1.300 treni è la prima destinazione ferroviaria assoluta del porto per numero di frequenze, seguita da Monaco (650 treni) e Karlsruhe (500 treni).
Dalla Germania, inoltre, negli ultimi anni sono stati promossi investimenti di portata storica nello scalo giuliano: basti pensare all’intervento di colossi quali HHLA per la gestione della piattaforma logistica attraverso la società HHLA PLT Italy e duisport, entrato nella compagine societaria dell’Interporto di Trieste con il 15%. La fiera, fanno sapere dall’Authority, ha offerto in tal senso anche l’occasione per approfondire i prossimi step di queste relazioni privilegiate.
Alpe Adria, HHLA PLT Italy, Trieste Marine Terminal, Samer Seaports&Terminals, Samer&Co Shipping, Trieste Intermodal Maritime Terminal, Seadock, Interporto di Trieste-Fernetti, Associazione degli Spedizionieri del Porto di Trieste ASPT-ASTRA F.V.G., Compagnia Portuale Monfalcone, Francesco Parisi Casa di Spedizioni, Autamarocchi e Korman Italia gli operatori del sistema presenti al Transport Logistic, oltre all’Interporto di Gorizia-SDAG, Interporto di Cervignano e Interporto di Pordenone.
Un network consistente che sta sfruttando la sinergia tra mare, terra e ferrovia un punto di forza per confermare e rafforzare le relazioni commerciali che storicamente uniscono Trieste a quest’area dell’Europa.
Oltre ai meeting istituzionali promossi dalla Regione FVG, alla presenza del governatore Massimiliano Fedriga, dell’assessore alle Infrastrutture e territorio Cristina Amirante e del vicepresidente della Camera di Commercio della Venezia Giulia Massimiliano Ciarrocchi, D’Agostino ha accolto allo stand il viceministro ai Trasporti Edoardo Rixi e l’ambasciatore italiano a Berlino Armando Varricchio.
Nei giorni scorsi anche un incontro istituzionale della Regione Friuli Venezia Giulia. Le relazioni economiche, con il rafforzamento della cooperazione tra le due Regioni in particolare sul fronte dell’approvvigionamento energetico da fonti green; la logistica, con la stipula di intese bilaterali per accelerare il transito delle merci dall’Adriatico all’Europa continentale; l’immigrazione, con il potenziamento del dialogo orientato al contrasto dei flussi irregolari.
Questi i temi posti al centro del meeting tra Massimiliano Fedriga, presidente della Regione Fvg e il Capo della Cancelleria di Stato nonché ministro agli Affari federali e ai Rapporti con i media della Baviera, Florian Herrmann. Un vertice al quale hanno inoltre partecipato l’assessore regionale alle Infrastrutture e al Territorio, Cristina Amirante, e il Console generale d’Italia a Monaco, Sergio Maffettone.
Nello specifico, Fedriga e Herrmann hanno convenuto sulle “grandi potenzialità offerte dallo sviluppo della Hydrogen Valley del Nord Adriatico, che rappresenterebbe un vettore essenziale per garantire linfa, in termini di energia pulita ed economicamente sostenibile, alle esigenze di un territorio, quello bavarese, protagonista di un piano pluriennale di investimenti sull’hi-tech pari a 3,5 miliardi di euro”.
Sempre sul versante della ricerca applicata, il governatore del Friuli Venezia Giulia ha sottolineato l’opportunità di costituire un tavolo tecnico bilaterale per coinvolgere attivamente la Baviera nella partecipazione al Big Science Business Forum, con l’obiettivo di ritagliarle un ruolo di primo piano nell’edizione triestina del 2024.
Quanto ai trasporti, Fedriga ha inoltre auspicato “l’estensione al Land bavarese di accordi per alleggerire i carichi burocratici e per accelerare il transito delle merci, sulla scorta del modello del corridoio doganale tra Trieste e Villaco, approvato a dicembre dello scorso anno”.