TRIESTE – Nel primo i primi sei mesi del 2024 Adriatic Lng, società di gestione del rigassificatore al largo di Porto Viro (Rovigo), ha registrato il miglior risultato di sempre: 4,4 miliardi di metri cubi di gas naturale immesso in rete.
Il volume corrisponde al 14,2% dei consumi nazionali (circa 31 miliardi di metri cubi, -4,5% sul 2023) e al 58% delle importazioni nazionali di Gnl (pari a 7,6 miliardi di metri cubi, -3%), nonché all’equivalente di circa un anno dei consumi di gas della regione Veneto.
L’impianto di Adriatic Lng rappresenta la terza fonte di ingresso per le importazioni di gas in Italia, dopo il gasdotto dall’Algeria e quello dall’Azerbajan. L’azienda ha già ceduto l’intera capacità di rigassificazione fino a dicembre 2028.
Dal 2009 a oggi sono state oltre 1.000 le navi metaniere giunte al rigassificatore offshore, provenienti da oltre 10 diversi Paesi, per un totale di 96 miliardi di metri cubi di gas immessi nella rete nazionale gasdotti. Con una capacità di rigassificazione massima autorizzata di 9,6 miliardi di metri cubi l’anno, il terminale di Adriatic Lng è l’unico in Italia in grado di ricevere le metaniere con capacità fino a 217mila metri cubi.
Ad aprile di quest’anno, Snam aveva esercitato il proprio diritto di prelazione di incrementare dal 7,3% al 30% la partecipazione in Terminale GNL Adriatico S.r.l., la società cui fa capo Adriatic Lng. Il diritto di prelazione era stato esercitato facendo seguito alla firma dell’accordo da parte di VTTI, azienda olandese specializzata nello stoccaggio di energia e infrastrutture, per acquisire la partecipazione di maggioranza nella società.
Il closing della transazione è previsto entro la fine del 2024 ed è soggetto, tra l’altro, alle necessarie autorizzazioni regolatorie. Al closing, il capitale sociale di Adriatic Lng sarà detenuto da VTTI al 70% e Snam al 30%.