TRIESTE – Nei primi sette mesi del 2024 il volume del trasporto merci lungo la Trans-Caspian International Transport Route (TITR) è aumentato del 63%, raggiungendo i 2,5 milioni di tonnellate.
Il dato è stato reso noto dal ministero dei Trasporti del Kazakistan, che ha specificato come il transito di merce cinese sia aumentato di oltre 14 volte e come sia in costante aumento la tipologia di carichi trasportati lungo la TITR.
Il Middle Corridor aveva creato possibile interesse anche per il porto di Trieste nei primi mesi del 2022, all’indomani di una riunione per cercare alternative al collegamento via treno fra la Cina e il porto fluviale di Duisburg. Nunner (società di logistica olandese), i partner cinesi di Tiedada e duisport (che detiene il 15% di Interporto Trieste) avevano valutato possibili alternative, lungo l’itinerario terrestre della Via della seta, al treno per container che già unisce i due continenti.
L’ipotesi riguardava l’interruzione della via terrestre proprio per creare un tratto via mare e poi concludere il viaggio ancora via ferrovia. La nuova rotta meridionale attraversa Kazakistan, Mar Caspio, Azerbaigian, Georgia e la Turchia fino a Istanbul. Da Istanbul c’è la possibilità di raggiungere Trieste via mare, lungo la storica direttrice già utilizzata dai Ro-Ro.
Nel frattempo, i porti kazaki di Aktau e Kuryk hanno movimentato circa 4,2 milioni di tonnellate di merci nei primi sette mesi del 2024, cifre simili a quelle dello scorso anno. Le previsioni sono quelle di raggiungere gli otto milioni di tonnellate attraverso questi porti entro la fine dell’anno (di cui 4,2 milioni attraverso la TITR).
Il Kazakistan, inoltre, sta anche assistendo a un aumento del 50% del flusso di merci in import. Abu Dhabi Ports, la tedesca Rhenus, la francese CMA CGM e diverse aziende cinesi hanno già investito su questa nuova rotta, senza dimenticare che nel 2022 era stata Maersk a lanciare un collegamento ferroviario lungo il Corridoio.
Anche l’interesse diretto del porto di Trieste è aumentato in questo ultimo anno, a iniziare dalla vista al porto di Baku, per proseguire con la partnership con la Serbia, ritenuta fondamentale nei modelli strategici che prevedono l’intermodalità a sostegno delle imprese, per l’integrazione dei Balcani occidentali nelle reti con l’Italia, il Centro-est Europa ed i mercati del nuovo Middle Corridor.
Nei giorni scorsi, inoltre, il Governo kazako ha ufficialmente ribadito il proprio impegno per eliminare i “colli di bottiglia” e sviluppare la TITR tra Kazakistan, Azerbaigian, Turchia e Georgia. Gli interventi dovrebbero consentire di aumentare la capacità della rotta fino a dieci milioni di tonnellate all’anno.
Per garantire un volume sufficiente di merci in transito da Est a Ovest, il Kazakistan e la Cina hanno firmato una serie di accordi sullo sviluppo del TITR nel novembre 2023, tra cui i treni container Cina-Europa, ratificati il 1 luglio 2024.
Nell’ambito della joint venture China-Kazakhstan Trade and Logistics Company (costituita nel 2023), inoltre, è stato costruito un terminal nel dry port di Xi’an. Inaugurato il 28 febbraio, il terminal vede passare il 40% di tutti i treni container diretti in Kazakistan, incrementando in modo significativo il traffico di transito lungo la TITR.