TRIESTE – L’anno scorso Tesla ha scelto il porto di Capodistria come uno dei punti di ingresso in Europa per i suoi veicoli prodotti in Cina. Più recentemente, Tesla ha iniziato a esportare da Capodistria anche la prima Model Y costruita a Berlino.
La scelta di Tesla è ricaduta sullo scalo sloveno per la sua posizione strategica, nell’ottica di ridurre i gap di tempo tra produzione e consegne, così come le emissioni di CO2 legate al trasporto. A Capodistria, Tesla intende beneficiare anche dell’esperienza nella logistica delle automobili, che posiziona lo scalo tra i migliori terminal in Europa. Luka Koper – società che gestisce lo scalo – l’anno scorso ha inaugurato un nuovo garage multipiano con una capacità di 6.000 veicoli, mentre questo settore di traffico ha appena segnato un +11% nel primo semestre del 2022.
A metà maggio, Tesla aveva effettuato la sua prima esportazione dalla Cina dopo la riapertura della fabbrica di Shanghai il 19 aprile, proprio con una spedizione di 4.767 automobili verso il porto di Capodistria.
Per quanto riguarda la nuova Model Y di recente produzione nella Gigafactory di Berlino, Tesla ha ricevuto nei giorni scorsi un importante riconoscimento anche dall’Euro NCAP, la struttura che valuta la sicurezza dei modelli in circolazione. Nella valutazione complessiva, Model Y di Tesla ha ottenuto il punteggio il più alto (92%, le avversarie più vicine si fermano all’89%) mai conseguito da qualsiasi vettura. A differenza della precedente generazione, Model Y presenta numerosi aggiornamenti sotto il profilo della sicurezza: è stata migliorata l’integrità strutturale del veicolo anche in caso di impatto, garantendo il mantenimento della posizione per i passeggeri.