TRIESTE – L’Autorità di sistema portuale del Mare Adriatico Orientale diventa anche gestore dei binari nel Porto Franco Nuovo di Trieste.
Dopo aver toccato il record di oltre 12mila treni gestiti nel 2023 all’interno del network logistico (Trieste e Monfalcone oltre agli interporti), l’Authority ha acquisito, da parte di Ansfisa (Agenzia Nazionale per la Sicurezza delle Ferrovie e delle Infrastrutture stradali) l’autorizzazione di sicurezza per gli impianti ferroviari.
La certificazione attesta l’implementazione di un sistema di coordinamento della sicurezza specifico che consente, a seguito di un’analisi del rischio, il controllo in sicurezza di tutti i processi e di tutte le attività propri del Gestore infrastruttura ferroviario. Si di un nuovo tassello nella costruzione dell’eccellenza nazionale dei porti di Trieste e Monfalcone in ambito intermodale-ferroviario.
Trieste, infatti, è il primo porto del Paese ad aver ottenuto tale certificazione ai fini della sicurezza, ma è anche l’unica Autorità di Sistema portuale ad aver creato nel 2018 una Direzione dedicata alle infrastrutture ferroviarie. Direzione che nel corso degli anni ha avviato specifici percorsi abilitativi per il personale (controllo infrastruttura e circolazione ferroviaria in ambito portuale), con l’obiettivo di consolidare il ruolo dell’Autorità di Sistema per tutti gli aspetti inerenti alla ferrovia.
Grazie all’istituzione di questa specifica unità interna all’Ente, l’Autorità ha potuto assumere attivamente quel ruolo di “coordinatore” (previsto anche dalla legge 84/94) del sistema ferroviario portuale, consentendo un aumento della sicurezza delle manovre, una riduzione delle inefficienze e contribuendo al raggiungimento delle performance nel settore intermodale anche in termini di sostenibilità: il 54% dei container indirizzati via ferrovia.
Il Gestore dell’infrastruttura, soggetto incaricato della realizzazione, della gestione e della manutenzione dell’infrastruttura ferroviaria e del traffico, ha un ruolo molto complesso e di fondamentale importanza. Attualmente, in Italia, risultano autorizzati solamente una decina di soggetti. Il più importante è Rfi (Rete Ferroviaria Italiana), a conferma della specificità delle competenze necessarie a gestire tali processi. Ora l’Autorità di sistema portuale del Mare Adriatico Orientale entra a far parte di questo ristretto gruppo di società ed enti fortemente specializzati nel settore. A parità di ruolo, sarà quindi più lineare la gestione di tutte le attività di sviluppo ferroviario in corso nello scalo del Friuli Venezia Giulia, a partire dai lavori di potenziamento dell’infrastruttura per la stazione di Trieste Campo Marzio, avviati in collaborazione con Rfi.