TRIESTE – Cinque macro obiettivi e 15 infrastrutture strategiche nel Veneto, per competitività e sostegno all’export.
Le categorie economiche, attraverso Unioncamenre Veneto, hanno redatto e presentato nei giorni scorsi il Libro Bianco con le indicazioni ritenute fondamentali: rendere più efficiente la principale porta di accesso verso i mercati del Nord ossia il nodo di Verona, potenziare i collegamenti intervallivi interni tra le zone produttive di bellunese, padovano e vicentino agganciandoli alla rete nazionale, cogliere le opportunità della Zona Logistica Semplificata Porto di Venezia-Rodigino per connettere un’area ampia, colmare il gap del basso Veneto collegando il rodigino e il padovano con il resto della regione, valorizzare le specificità del bellunese rivitalizzando il territorio anche attraverso il suo potenziale logistico.
«Ci troviamo in un contesto di grandi opportunità da cogliere, dal PNRR, al Piano Regionale dei Trasporti della Regione del Veneto, all’istituzione della ZLS Porto di Venezia-Rodigino, e Unioncamere del Veneto, con il coinvolgimento attivo delle cinque Camere di commercio e il supporto tecnico di Uniontrasporti, intende ancor di più partecipare attivamente al processo di ripresa, mettendo a fuoco, con pragmaticità e concretezza, le opere prioritarie per il rilancio del sistema economico regionale» ha commentato il presidente di Unioncamere del Veneto, Mario Pozza. Suo l’auspicio che il Libro Bianco sia uno strumento a disposizione di Governo, Regione del Veneto, sistema camerale e imprenditoriale per la pianificazione delle opere pubbliche soprattutto nelle aree più critiche, favorendo la circolazione e gli spostamenti nella quotidianità».
Il commercio estero contribuisce per circa il 40% alla formazione del PIL veneto e nel 2021 ha totalizzato un valore di 123,6 miliardi di euro. Il 60% del commercio estero è diretto verso l’Ue27 (post Brexit) e per oltre il 95% viaggia su strada, seguita dal trasporto marittimo (27,8%), mentre la modalità ferroviaria è marginale (1,5%).
La Regione ha 10.500 Km di rete stradale di cui il 6% autostrade e il 7% strade di rilevanza nazionale in gestione Anas, 1.200 Km di rete ferroviaria RFI, i 4 porti di Venezia, Chioggia, Porto Levante Terminal e Rovigo, 3 aeroporti e i quattro interporti di Verona Quadrante Europa, Padova, Rovigo, Portogruaro.
Il Veneto è attraversato attraversato da tre Corridoi del Core Network che si intersecano proprio nei nodi di Verona, Padova e Venezia. Il sistema logistico rappresenta il punto di forza della regione con cinque province nella Top10 nazionale (VR, PD, RO, VE,VI), ma carenze importanti si rilevano nelle altre categorie infrastrutturali, in particolare nel sistema ferroviario, penalizzato da una scarsa dotazione di linee elettrificate e a doppio binario.