TRIESTE – Accorciamento dei procedimenti amministrativi, maggiore velocità nella realizzazione delle opere, anche per le piccole e medie imprese. Saranno questi, spiega Confindustria Udine, i vantaggi della Zona logistica semplificata che si sta provando ad istituire in Friuli Venezia Giulia.
In particolare, si potrebbe ottenere la riduzione di un terzo dei termini relativi ad autorizzazioni ambientali e paesaggistiche e di procedure di valutazione ambientale; la riduzione della metà dei termini previsti dalla normativa nazionale per le Conferenze di servizi, funzionali all’acquisizione di pareri ed autorizzazioni. Infine, la Regione FVG potrà poi individuare ulteriori semplificazioni amministrative sulle pratiche di propria competenza.
I benefici previsti per tutte le imprese inserite all’interno di una Zona logistica semplificata, relativamente agli investimenti (nuovi insediamenti o ampliamenti), valgono per tutte le tipologie di impresa.
«Le opere per la realizzazione di progetti infrastrutturali nelle Zls – sottolinea la presidente di Confindustria Udine, Anna Mareschi Danieli – sono di pubblica utilità, quindi indifferibili ed urgenti. Inoltre, è prevista la possibilità di costituzione, una volta costituita la Zls, di zone franche doganali intercluse, che consentono di operare in regime di sospensione di IVA e di dazi doganali. I termini ridotti previsti per le procedure di riferimento sono perentori per cui, una volta inutilmente decorsi, gli atti si intendono resi in senso favorevole. Si tratta, dunque, di procedure semplificate e anche di tempistiche accelerate rispetto alla prassi normativa ordinaria, che riguardano qualsiasi tipo di azienda, di ogni comparto produttivo e di ogni dimensione, purché operanti all’interno della Zls». Le semplificazioni e le procedure agevolate di cui possono beneficiare le imprese che investono nelle Zes/Zls (ai sensi degli articoli 5 e 5 bis del DL n. 91/2017 e successive modifiche ed integrazioni) risultano essere le seguenti:
1) riduzione di un terzo dei tempi dei procedimenti amministrativi per ottenere concessioni edilizie, permessi a costruire, segnalazione certificata di inizio attività, concessioni demaniali portuali, autorizzazione paesaggistica, autorizzazione unica ambientale, autorizzazione integrata ambientale, valutazione di impatto ambientale, valutazione ambientale strategica;
2) riduzione della metà dei tempi per l’acquisizione di pareri, assensi, nulla osta necessari per l’ottenimento di autorizzazioni, licenze, permessi e concessioni nell’ambito delle procedure di autorizzazione unica previste per i progetti inerenti alle attività economiche o all’insediamento di attività produttive o logistiche nelle Zls (la procedura di autorizzazione unica riguarda i progetti non soggetti a segnalazione certificata di inizio attività; l’autorizzazione unica, laddove necessario, costituisce variante agli strumenti urbanistici e di pianificazione territoriale ad eccezione del piano paesaggistico regionale; è rilasciata dal Commissario straordinario del Governo, che presiede il Comitato di indirizzo, in esito ad apposita conferenza di servizi);
3) realizzazione delle opere di urbanizzazione primaria entro 90 giorni dalla richiesta.
Ma chi beneficia concretamente dei vantaggi derivanti dalla Zls? Per capirlo, Confindustria Udine ha analizzato le graduatorie regionali riferite agli incentivi all’insediamento (interventi di contributo di cui all’articolo 6, comma 2 della legge regionale 20 febbraio 2015, numero 3).
Scorrendo i bandi 2018-2019-2020, è stato notato che, a fronte di 19 domande accolte nel 2018, una sola di queste ha riguardato una grande impresa, 7 sono state le medie imprese che ne hanno beneficiato e ben 11 sono invece le piccole imprese premiate dal bando stesso. Passando al 2019, su 20 domande totali ammesse, 3 hanno riguardato le grandi imprese, 5 le medie e 12 le piccole. Nel 2020, infine, su 25 domande accolte, 3 hanno riguardato le grandi imprese, 6 le medie e 16 le piccole.
«Insomma – conclude Anna Mareschi Danieli-, negli ultimi 3 anni ben il 90% di nuovi insediamenti o ampliamenti hanno riguardato piccole e medie imprese».