TRIESTE – L’incaricato del turno guardia mandava messaggi col suo telefonino quando due navi si sono scontrate, lo scorso luglio al largo della Louisiana (Usa), provocando danni per oltre 12 milioni di dollari a entrambe le navi.
Questa la conclusione alla quale è arrivata l’inchiesta della National Transportation Safety Board (NTSF) a seguito della collisione tra la portarinfuse Bunun Queen (187 metri per 37mila tonnellate di stazza), e la nave da appoggio offshore Thunder (76 metri e 4300 tonnellate di stazza).
La portarinfuse, che viaggiava con il pilota automatico a 14,4 nodi, ha colpito il lato sinistro della Thunder, che viaggiava a 9 nodi, provocando danni significativi e l’allagamento in una delle due sale motori. L’incidente – avvenuto di giorno, con buona visibilità e meteo favorevole – non aveva provocato feriti.
Secondo il rapporto reso pubblico dall’NTSF, il telefonino dell’operatore in plancia era attivo per comunicazioni di carattere personale, mentre gli altri membri dell’equipaggio erano andati a mangiare.
A seguito dell’incidente, 11 dei 18 membri dell’equipaggio della Thunder sono stati evacuati su una barca dell’equipaggio e nell’incidente non sono stati riportati feriti.
Il bulbo di prua della Bunun Queen aveva subito diverse “ammaccature” e una crepa con ingresso di acqua nello scafo.
La portarinfuse aveva riportato danni per circa 680mila dollari, mentre il conto per la riparazione della Thunder era stato decisamente più salato: circa 11,6 milioni di dollari.
I media americano hanno ricordato un incidente in mare accaduto pochi mesi prima, che aveva avuto più o meno le stesse cause. Nel marzo 2022, la portacontainer Ever Forward della Everrgreen si era arenata a Chesapeake Bay (Maryland) per più di un mese. La Guardia Costiera degli Stati Uniti, in un rapporto del dicembre 2022, aveva attribuito l’incagliamento alla negligenza del pilota della nave. Dalle indagini era emerso che il pilota aveva fatto telefonate e inviato messaggi proprio prima che la nave si arenasse.