TRIESTE – L’Hyper Transfer, che ipotizza un futuro collegamento ultraveloce tra il porto di Venezia e l’interporto di Padova sta per diventare realtà.
Con la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale l’1 aprile scorso è ufficialmente iniziata l’era del trasporto ultraveloce in Italia che partirà proprio dal Veneto. Il bando per la procedura di “Partenariato per l’Innovazione” permetterà infatti di sperimentare in terra veneta il sistema di trasporto super veloce a guida vincolata, in ambiente ad attrito limitato e resistenza aerodinamica controllata (sostenibile e a basso consumo di energia) che di fatto – essendo in grado di favorire il collegamento veloce di punti strategici del territorio regionale e nazionale- intende rispondere a tutte le esigenze e le aspettative del mondo della logistica e del trasporto. Lo studio di fattibilità del progetto del primo Hyper Transfer System d’Italia dovrà essere presentato entro l’estate 2023.
L’avviso consentirà a Concessioni Autostradali Venete (CAV) di individuare l’operatore economico con il quale instaurare – entro l’anno – un partenariato finalizzato allo sviluppo dell’innovativo sistema di trasporto terrestre per merci e/o persone, come previsto del resto dal protocollo d’intesa sottoscritto il 16 marzo all’interno di LETExpo, il Salone della logistica e dell’intermodalità sostenibile di Verona, tra la stessa CAV, RegioneVeneto e Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità sostenibile.
L’obiettivo – che è quello di realizzare un sistema di trasferimento di merci containerizzate e persone attraverso un tubo nel quale viaggiano capsule isolate dall’esterno, spinte attraverso sistemi di propulsione e sospensione garantite dalla lievitazione magnetica, così da mantenere la differenza di pressione con l’esterno e raggiungere velocità finora mai sperimentate dai tradizionali sistemi di trasporto, con punte fino a 1200 km/h – sarà raggiunto attraverso il coinvolgimento di attori pubblici e privati, con Concessioni Autostradali Venete che fornirà supporto attivo alla realizzazione del progetto.
Il cronoprogramma prevede la raccolta delle manifestazioni di interesse da parte dei player internazionali interessati alla sperimentazione entro il 18 maggio. In sei mesi poi, gli operatori prescelti dovranno presentare le proprie offerte e quindi, entro fine anno – Concessioni Autostradali Venete avrà individuato il soggetto (singolo o associato) che, per l’estate 2023, dovrà presentare uno studio di fattibilità.
Il “tubo” sottovuoto dovrebbe correre parallelamente all’A57 e all’A4, tra il porto di Venezia e l’interporto di Padova e trasportare inizialmente solo merci per poi passare anche in un successivo momento all’imbarco di passeggeri per collegare Venezia e Padova in soli 5 minuti da percorrere alla velocità di 700 km/h.
«Il Veneto – ha detto il presidente della Regione, Luca Zaia, all’atto dell’accordo – è la prima regione ad avviare una simile sperimentazione, i cui vantaggi saranno trasversali: ne trarranno beneficio le nostre 450.000 imprese e il nostro modello di distretto industriale diffuso, per il quale l’intermodalità e la connessione di reti sono cruciali, ma ne beneficerà anche il territorio in termini di sostenibilità e impatto ecologico ed energetico; si ridurrà inoltre il traffico pesante sulle strade, a favore della sicurezza».
«Con questo progetto – ha concluso in collegamento con Verona il ministro, Enrico Giovannini – stiamo facendo un investimento che guarda al futuro, ma che può produrre risultati in tempi molto rapidi. Con CAV abbiamo già identificato vantaggi e possibili criticità, sulle quali lavoreremo insieme. Lo slogan scelto “Future Mobility Now” è perfetto, perché dobbiamo ragionare e programmare per il futuro, ma dobbiamo farlo adesso». Nel mondo, il sistema Hyper Transfer è in fase avanzata di test negli Stati Uniti, a Los Angeles e vicino a Tolosa, in Francia. Studi di fattibilità riguardano possibili progetti analoghi, da parte di diversi operatori, in Spagna, Arabia Saudita e India.
Amburgo lavora a un progetto simile
Quello del trasporto di container attraverso un tubo utilizzando la tecnologia di levitazione magnetica è un sistema a cui stanno lavorando da tempo la tedesca Hamburger Hafen und Logistik AG (HHLA) – che è presente a Trieste con il terminal multifunzionale HHLA PLT (Piattaforma Logistica Trieste) Italia – e la società statunitense HyperloopTT. Per sviluppare insieme componenti importanti per un sistema di trasporto Hyperloop, le due realtà hanno fondato la joint venture HyperPort Cargo Solutions (HCS) nel dicembre 2018 e la loro nuova tecnologia sarà commercializzata in tutto il mondo nell’ambito della logistica portuale e dei trasporti.
Un simulatore virtuale di HyperPort, che illustra il processo di movimentazione in un HyperPort, inclusa l’integrazione nei processi di lavoro con veicoli autonomi, è stato presentato alla fiera internazionale ITS di Amburgo nel 2021. In una visione di HyperPort Cargo Solutions, il sistema Hyperloop integrerà il trasporto su rotaia e gomma come modalità di trasporto nella logistica interna.
Il terminal multifunzionale HHLA PLT Italia (Piattaforma Logistica Trieste) è una parte importante del porto giuliano e si trova all’interno della zona di porto franco. Hamburger Hafen und Logistik AG (HHLA) ha acquisito una quota di maggioranza nel terminal. L’impianto portuale è costituito da un’area per la movimentazione di vari carichi generali come legno, coils di acciaio e alluminio. Qui vengono offerti anche servizi di stoccaggio, imballaggio e altri servizi logistici. Sull’area di nuova costruzione del terminal di 27 ettari, sono disponibili ormeggi in profondità per le navi marittime per il traffico RoRo e container.