TRIESTE – Si registrano oggi le prime due vittime a causa di un attacco al largo dello Yemen: due marittimi sono stati uccisi da un missile lanciato verso una portarinfuse.
La True Confidence, battente bandiera delle Barbados e di proprietà di un armatore greco, è stata abbandonata e stava andando alla deriva con un incendio a bordo, secondo quanto riportato da fonti statunitensi e dall’agenzia britannica United Kingdom Maritime Trade Operations (UKMTO).
Due membri dell’equipaggio sono stati uccisi stamattina in un attacco missilistico degli Houthi nel golfo di Aden, mentre la portarinfuse navigava verso Jedda, in Arabia Saudita causando, secondo quanto riferito da funzionari statunitensi, le prime morti dagli attacchi del gruppo di ribelli alle navi mercantili.
Sempre secondo l’UKMTO e alcuni media statunitensi, la True Confidence, dopo essere stata colpita, è stata raggiunta da unità della coalizione marittima internazionale guidata dagli Stati Uniti, che hanno portato aiuto all’equipaggio.
La proprietà della nave ha dichiarato di non avere informazioni sulle condizioni dell’equipaggio, composto da 20 marinai e tre guardie armate, anche se, dalle prime notizie, sembra che ci siano almeno sei feriti e un disperso.
Alcune fonti hanno raccontato che la True Confidence era stata chiamata via radio da un gruppo che si è definito “marina yemenita” e che era stata invitata a cambiare rotta.
I ribelli Houthi dello Yemen sostengono che gli attacchi – che hanno già fatto deviare la rotta di numerose compagnie verso il Capo di Buona Speranza – servono a sostenere i palestinesi nella guerra tra Israele e Hamas, a Gaza.
Nonostante più di un mese e mezzo di attacchi aerei guidati dagli Stati Uniti sugli Houthi, il gruppo è rimasto in grado di lanciare attacchi significativi.
Tra questi, l’attacco del mese scorso al mercantile Rubymar , che trasportava fertilizzanti, affondata sabato dopo essere andata alla deriva per diversi giorni, e l’abbattimento di un drone americano del valore di decine di milioni di dollari.
Un assalto Houthi martedì sembra aver preso di mira la USS Carney, un cacciatorpediniere di classe Arleigh Burke coinvolto nella campagna statunitense contro i ribelli.
Nei giorni scorsi, anche il cacciatorpediniere italiano Caio Duilio aveva dovuto abbattere un drone diretto verso la nave militare, impegnate nella missione internazionale Aspides, a difesa delle rotte mercantili da e verso il Mar Rosso.
Yahya Saree, portavoce militare Houthi, ha rivendicato l’attacco, aggiungendo che gli Houthi non si fermeranno finché non verrà fermata l’aggressione e finché non sarà tolto l’assedio al popolo palestinese nella Striscia di Gaza.