TRIESTE – Ottima performance, nel 2022, per il porto di Fiume, che cresce nel numero complessivo di tonnellate e nel traffico container.
Luka Rijeka, società che fa capo allo scalo croato, ha registrato un aumento del traffico del 14% rispetto al 2021 (6,3 milioni di tonnellate, rispetto a 5,53 milioni). La crescita più significativa, pari al 19%, si è registrata nel traffico container, con 4.01 milioni di tonnellate e 520.866 Teu. La maggior parte di questi ultimi (373.343) sono stati movimentati al terminal Adriatic Gate.
Il Gruppo Luka Rijeka, nel periodo gennaio-dicembre 2022, ha conseguito un eccellente risultato finanziario con ricavi totali di 37,6 milioni di euro, che rappresentano un aumento del 42% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Oltre alla significativa crescita delle entrate del Gruppo, un impatto positivo sul risultato finanziario è stato ottenuto anche sul fronte delle spese, sono cresciute più lentamente rispetto all’anno precedente.
L’utile del Gruppo Luka Rijeka per il 2022 ammonta a 8,94 milioni di euro, con un aumento significativo rispetto al 2021, quando l’utile del Gruppo era stato di soli 17mila euro.
Luka Rijeka è il maggior concessionario del porto di Fiume per le merci varie e si occupa anche di stoccaggio e servizi relativi al traffico marittimo.
Luka – Prijevoz ltd. Škrljevo, controllata al 100% dalla società madre, ha come attività principale la fornitura di servizi di trasporto. Stanovi ltd. Rijeka (posseduta anch’essa al 100% da Luka Rijeka) gestisce gli immobili di proprietà della società madre, mentre Luka Rijeka container depot ltd. Kukuljanovo, sempre controllata al 100% da Luka Rijeka si occupa di riempimento, svuotamento e riparazione di container.
Luka Rijeka, infine, possiede una quota del 49% della società Adriatic Gate che gestisce il terminal container.
Nel porto di Fiume c’è grande attesa per l’allestimento e l’entrata in funzione del nuovo terminal container dato in concessione a AMP Terminal (Maersk, che probabilmente diverrà operativo solo nel 2025. Nel frattempo lo scalo dovrebbe essere dotato di una nuova viabilità stradale (in corso di realizzazione) e di nuove infrastrutture ferroviarie, necessarie per smaltire il traffico intermodale che originerà proprio dal nuovo terminal.