TRIESTE – Una descrizione dello scenario globale nei primi mesi del 2022 e il progetto Global gateway presentato dalla Commissione UE.
Sono questi i due argomenti cardine del nuovo numero della newsletter AIOM, l’associazione che riunisce gli operatori portuali del Friuli Venezia Giulia. La “macchina” del trasporto marittimo in container continua ad essere in una totale turbolenza, fondamentalmente determinata dall’abnorme crescita dell’export cinese. Diversi, secondo AIOM, i fattori che contribuiscono alla globalizzazione del fenomeno: in primis la congestione dei maggiori terminal mondiali, con un significativo rischio di peggioramento dell’affidabilità complessiva del sistema. Da valutare poi la criticità nel reperimento di container (specialmente da 40’, i più richiesti dalla tipologia di carico prevalente in export dalla Cina) e l’aumento vertiginoso dei noli charter delle navi di tutte le dimensioni e il prezzo dell’usato,
La newsletter analizza poi il progetto presentato dalla presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, agli inizi di dicembre. Global Gateway è una strategia europea che punta a mobilitare finanziamenti fino a 300 miliardi di euro destinati a progetti infrastrutturali nei paesi in via di sviluppo. Il progetto non viene esplicitamente presentato come un’alternativa alla nuova Via della Seta di Pechino, ma servirebbe a controbilanciare l’influenza acquisita dalla Cina con la Belt and Road Initiative dal suo lancio, nel 2013.
La strategia Global Gateway mira a realizzare collegamenti sostenibili e affidabili al servizio delle persone e del pianeta, creando le condizioni per potere affrontare le più pressanti sfide globali, dai cambiamenti climatici alla protezione dell’ambiente, dal miglioramento della sicurezza sanitaria al rafforzamento della competitività e delle catene di approvvigionamento globali. Nello specifico, si punta a mobilitare fino a 300 miliardi di euro di investimenti tra il 2021 e il 2027 per sostenere una ripresa globale duratura, tenendo conto delle esigenze dei partner europei e degli interessi dell’UE.