TRIESTE – La deputata del Pd Debora Serracchiani rende noto l’accoglimento di un suo ordine del giorno al Dl Piano Mattei sulla filiera logistica dell’idrogeno verde tra il Marocco e Trieste, annunciando di averlo trasformato in un emendamento al dl Energia, dichiarato ammissibile.
«Primo via libera del Governo allo stanziamento di risorse per finanziare uno studio di fattibilità del Green Corridor destinato al trasporto dell’idrogeno verde prodotto in Marocco – spiega Serracchiani – e in transito per il porto di Trieste quale polo logistico per le materie prime energetiche distribuite in Centro/Est Europa attraverso l’Oleodotto Transalpino. Diamo corpo all’accordo di cooperazione recentemente sottoscritto tra l’Autorità di sistema portuale del Mare Adriatico Orientale e l’Autorità portuale di Tangeri (TangerMed)».
In una nota per i media, si precisa poi che il Green Corridor si innesta con il North Adriatic Hydrogen Valley, progetto transfrontaliero nato dall’accordo tra Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia, Croazia e Slovenia. Serracchiani sottolinea, infine, che “grazie all’idrogeno verde il Regno del Marocco sta divenendo una delle destinazioni più importanti di tutto il Mediterraneo per la ricerca e la sostenibilità dei processi energetici, su cui hanno deciso di investire Paesi come la Germania e i Paesi Bassi. Per l’Italia questa è anche un’occasione per rafforzare la cooperazione commerciale con il Marocco, approfondendo le sinergie del sistema portuale e logistico intermodale del Friuli Venezia Giulia”.
Nei mesi scorsi, il Marocco ha ribadito di voler lanciare un progetto sull’idrogeno verde entro il 2024. L’idrogeno verde è una forma di energia sostenibile ed ecologica prodotta attraverso l’elettrolisi dell’acqua, utilizzando fonti di energia rinnovabili come l’energia eolica o solare. In un comunicato, il governo ha dichiarato di voler finalizzare il nel 2024 per proporlo agli investitori.
A luglio, il re Mohammed VI aveva esortato il governo ad accelerare le misure per attuare il progetto. Il Marocco intende aumentare la quota di energia rinnovabile per la produzione di elettricità dal 60% entro il 2040 al 70% entro il 2050. Entro il 2050, le entrate derivanti dall’idrogeno pulito dovrebbero superare i 280 miliardi di dollari.