TRIESTE – La Regione Friuli Venezia Giulia chiederà al ministero dell’Ambiente di avere un rappresentante nel gruppo di lavoro per la Valutazione di impatto ambientale della nuova area portuale che costituisce la base per il futuro terminal container.
L’avvio della procedura è stato chiesto nei giorni scorsi dall’Autorità di sistema portuale del mare Adriatico orientale e riguarda, per l’appunto, le aree dell’ex stabilimento siderurgico di Servola, indicate come progetto di estensione delleinfrastrutture comuni per lo sviluppo del Punto Franco Nuovo nel porto di Trieste.
A questo proposito la giunta regionale, come reso noto oggi dall’assessore alla Difesa dell’ambiente, Fabio Scoccimarro, ha approvato una delibera che rileva il concorrente interesse regionale in una serie di progetti dal forte valore strategico nell’area triestina.
Gli interventi previsti prevedono la messa in sicurezza permanente dell’area logistica dell’ex Ferriera, una nuova stazione ferroviaria da 10 binari per treni da 750 metri di lunghezza, un nuovo raccordo alla Grande Viabilità Triestina, adeguamenti alla viabilità secondaria e la realizzazione di una serie di nuovi edifici che si rendono necessari per l’esercizio delle forme di controllo sulle operazioni portuali.
«La realizzazione di una progettualità così ampia e rilevante – ha osservato Scoccimarro – è stata resa possibile dall’impegno di questa Giunta regionale che ha portato alla chiusura dell’area a caldo della ferriera di Servola e alla riconversione di un complesso siderurgico di stampo ormai ottocentesco in un sito industriale modernissimo e sostenibile, incentrato sulla logistica, su un laminatoio di ultima generazione e sulla produzione di idrogeno verde. Tutto questo è stato fatto, senza perdere posti di lavoro».