TRIESTE – Il gigantismo navale va verso la sua fine? La domanda se la pone l’Agenzia imprenditoriale operatori marittimi Trieste (AIOM) che ha ppena pubblicato la newsletter periodica.
Secondo gli esperti dell’associazione, si va verso una rivalutazione delle navi comprese approssimativamente fra 11000 e 16000 Teu, utilizzabili per quasi tutte le linee e i grandi servizi oceanici e che rappresentano un eccellente compromesso fra flessibilità, prestazioni, consumi e costo unitario per Teu.
Ma, sempre secondo AIOM, esistono molti altri aspetti da tenere in considerazione nel valutare l’evoluzione in atto nel trasporto marittimo dei container. Ad iniziare dalle conseguenze sulle linee principali, passando per la ricollocazione dei flussi con una probabile inversione progressiva della consistenza di quelli Est-Ovest e ad un importante progressivo incremento dei flussi destinati alle altre aree del pianeta; per finire con il fenomeno degli imprenditori delle filiere logistiche e produttive che si improvvisano armatori e si inseriscono sulle tratte oceaniche più critiche con piccole navi che in condizioni normali di mercato non sarebbero state competitive con lo strapotere dei Consorzi nemmeno su linee più brevi.
La seconda parte della newsletter è invece dedicata perlopiù all’analisi della ripresa nei porti del Centro-nord Adriatico. Un’analisi che parte dal primo valore che viene usualmente osservato, cioè proprio l’andamento del traffico dei contenitori, che nel corso del 2021, nei sei porti considerati è ritornato sopra quota 3 milioni di Teu. Un risultato già raggiunto nel 2019, con un Tasso annuo di crescita composto (CAGR) che nel periodo 2010-2021 si attesta al +6% annuo, parametro di crescita più che soddisfacente, se paragonato a quello di altri versanti portuali (Mediterraneo Occidentale +3,47%, Nord Europa +1,58%). “Rispetto al 2019, prima della pandemia, mancano ben 8 milioni di ton di rinfuse liquide, di cui 6,7 milioni di ton ad Est e 1,3 milioni di ton ad Ovest, sostanzialmente petrolio, e circa 60 mila TEU di contenitori in trasbordo, per il resto l’andamento degli altri settori conferma una sostanziale ripresa sui volumi ante-covid19” si legge nel documento.

 

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