TRIESTE – Il Comitato di Gestione dell’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Settentrionale ha approvato ieri il nuovo Regolamento per le concessioni demaniali marittime.
Il documento, oltre a recepire pienamente i criteri valutativi voluti dal ministero delle Infrastrutture e mobilità sostenibili, “… rappresenta l’elemento in grado di abilitare concretamente l’avvio di una nuova stagione per le concessioni in ambito demaniale identificando in maniera più puntuale i requisiti richiesti e le valutazioni alla base del rilascio delle concessioni stesse”, spiega l’Authority in una nota.
In particolare, le valutazioni terranno conto di:
–obiettivi di traffico e di sviluppo della modalità ferroviaria, nonché la capacità di assicurare le più ampie condizioni di accesso al terminal per gli utenti e gli operatori interessati;
–sostenibilità e l’impatto ambientale del progetto industriale proposto e livello di innovazione tecnologica;
-previsione di iniziative di partenariato con centri di ricerca e istituzioni universitarie;
-definizione di investimenti infrastrutturali e sovrastrutturali, attrezzature e tecnologie anche in coerenza con gli strumenti di pianificazione e programmazione nazionale di settore;
-capacità di assicurare un’adeguata continuità operativa del porto;
–piano occupazionale che comprenda anche indicazioni sull’utilizzo della manodopera temporanea.
Il Comitato di Gestione ha espresso parere favorevole e unanime anche sugli altri punti all’ordine del giorno. E’ stato dato via libera all’aggiornamento del Programma Triennale dei Lavori e dell’elenco annuale dei lavori, riordinato sulla base delle principali novità normative e finanziarie intervenute nel corso del 2021.
Parere positivo anche sull’Adeguamento tecnico funzionale della banchina demaniale posta lungo il Canale Industriale Sud afferente all’insediamento di proprietà dell’azienda General Sistem (terminal cementi).
Approvato, inoltre, l’esito dei lavori delle Commissioni Consultive di Venezia e Chioggia rispetto alla determinazione quantitativa dell’organico delle imprese autorizzate alla fornitura di lavoro temporaneo per l’anno 2022 nei porti di Venezia e Chioggia. Per entrambi gli scali si è stabilito di mantenere l’organico teorico pari a quello stabilito per l’anno 2021 (120 unità per il porto veneziano e 29 unità per quello clodiense).
Rilasciata, durante la riunione, la concessione demaniale (ex art. 18) di uno specchio acqueo e di una banchina presso l’ormeggio ex-Itcoke in Canale Industriale Nord e relativa autorizzazione (ex art. 16) a Veneta Cementi s.r.l. per l’esercizio di attività di impresa portuale commerciale in conto proprio per lo sbarco di cemento alla rinfusa.
Il Comitato ha di gestione ha, inoltre, approvato il tariffario dei canoni demaniali marittimi per l’anno 2022: recepito l’aggiornamento del canone minimo annuo (2.698,75 euro). Il tariffario approvato prevede che i canoni unitari si applichino per gruppi omogenei o per unità descrittiva, introduce i valori delle banchine, i manufatti presenti nei terminal commerciali e dei piazzali e determina gli indennizzi. Rispetto a quello esistente, sono state inserite tutte le tipologie di beni presenti in ambito portuale e l’indicizzazione Istat a + 7,95 % solo per le voci che risultavano al di sotto della soglia normativa di riferimento.
Infine, Rilascio della concessione demaniale infraquadriennale, da gennaio 2019 a dicembre 2022, alla società APV Investimenti S.p.A. per l’occupazione, l’uso e la gestione dei beni demaniali, reti ed impianti per lo svolgimento del servizio di telecomunicazione nell’ambio portuale commerciale di Venezia e Marghera in qualità di società in house. Via libera, in ultimo, anche ad una proposta di modifica della pianta organica per l’assunzione di nuovi dipendenti.