TRIESTE – Il concetto di “porto a rete” e la “regionalizzazione dei porti” con riferimento agli scali di Trieste e Monfalcone nel Friuli Venezia Giulia.
Se ne parla nel nuovo numero della newsletter di AIOM (Agenzia imprenditoriale operatori marittimi Trieste), da poco online. Nell’analisi di AIOM si considera come il “porto a rete” (nel caso il sistema Trieste/Monfalcone e in prospettiva Porto Nogaro) vada costruito cercando di estendere la catchment area dei porti nella maniera più ampia possibile. Il metodo indicato è quello di stabilire relazioni ferroviarie regolari a livello infraregionale, con le aziende produttive e con bacini di traffico in territori storicamente appartenenti al retroterra del sistema portuale del Mare Adriatico Orientale (Austria, Ungheria, Repubblica Ceca, Slovacchia, Baviera, Italia settentrionale).
Nella newsletter si dà ampio spazio anche al progetto di revisione delle linee guida sugli aiuti di stato al settore ferroviario, recentemente lanciato dalla Commissione UE. L’iniziativa si baserà sulle informazioni già disponibili, ma raccoglierà nuove prove e dati quantitativi, anche attraverso interviste, riunioni, discussioni e scambi con le autorità concedenti degli Stati membri, esperti del settore e parti interessate.
Il documento di AIOM propone anche un’intervista sul tema “Import/export asiatico e Taliban: l’emirato non intralcia gli affari Usa, Cina, Russia”.
Qui è scaricabile la newsletter completa.