TRIESTE – AcegasApsAmga (Gruppo Hera) ha ricevuto un finanziamento di 18 milioni di euro dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), missione 2 “Rivoluzione verde e transizione ecologica”.
Gli interventi sulla rete di alimentazione della città di Trieste serviranno a risolvere le criticità – se non tutte, almeno buona parte di esse – relative al previsto aumento di richiesta di energia elettrica. La gran parte della crescita di domanda arriverà dal porto di Trieste, tra i primi in Italia ad affrontare il problema. Dopo i finanziamenti per l’elettrificazione dei moli, infatti, si è posto da subito il problema di chiedere a Terna (gestore della rete) un maggior afflusso di energia con il rinforzo dell’alta tensione.
Il progetto Smart Grid – presentato oggi da Comune di Trieste, Autorità di sistema portuale e AcegasApsAmga – servirà proprio a questo, cioè a potenziare la rete per sostenere l’incremento dei consumi elettrici e l’accoglimento di energia proveniente da fonti alternative, alimentazione elettrica delle navi e dei terminal portuali, digitalizzazione degli asset per prevenire le congestioni e ottimizzare il loro funzionamento: progettazione e inizio lavori entro il 2023 e chiusura interventi entro il 2026.
Con la creazione di un “gemello digitale” della rete, verranno ottimizzai distribuzione e consumi, lavorando al contempo proprio con Terna per aumentare la resilienza della rete e ottenere maggiore alimentazione. Oggi la città di Trieste arriva a 150 mega watt di richiesta durante l’anno. Entro il 2050 si raggiungerà una crescita stimata di circa il 40% e le attività del porto – compreso il futuro cold ironing e lo sviluppo del Molo VIII – richiederanno da soli altri 160 mega watt.
«Il progetto di AcegasApsAmga è sinergico e complementare a quello della Port Grid portuale, che l’Autorità di Sistema realizzerà contestualmente con fondi del bando Green Ports del Ministero dell’Ambiente – spiega Zeno D’Agostino, presidente dei porti di Trieste e Monfalcone – . La Port Grid consentirà lo scambio di energia tra i luoghi di produzione dell’energia all’interno del porto (impianti fotovoltaici) con i luoghi di consumo (ad esempio rete di illuminazione pubblica dello scalo) con capacità di accumulo per l’utilizzo in altro momento dell’energia prodotta. Questa infrastruttura è fondamentale per lo sviluppo di una realtà portuale in continua evoluzione dove la sostenibilità ambientale è il primo obiettivo da perseguire».
Il progetto sviluppato da AcegasApsAmga realizzerà interventi straordinari per favorire la riduzione delle emissioni di CO2, abilitando l’incremento dell’elettrificazione dei consumi finali e aumentando la cosiddetta “hosting capacity”, ovvero la capacità della rete elettrica di Trieste di accogliere e gestire energia da fonti rinnovabili.
Verranno adottate soluzioni con calcoli automatizzati e software innovativi a garanzia della piena efficacia e dell’ottimizzazione delle attività di costruzione, adeguamento e potenziamento degli asset fisici di rete previsti. La pianificazione di rete sarà sviluppata in collaborazione con il Politecnico di Milano e l’Università di Trieste.
Grazie all’attività di programmazione e progettazione congiunta tra l’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Orientale, AcegasApsAmga e Terna è stato possibile puntare alla strutturazione di una rete che fosse in grado di ricevere le richieste provenienti sia dal porto che dalla città. Sono state così evitate duplicazioni delle reti e degli interventi, riducendo opere di scavo o di realizzazione di infrastrutture aeree. In questo modo dovrebbe essere garantita la disponibilità di una infrastruttura al passo con i tempi, evitando sottodimensionamenti o ridondanze non redditive. Ma la prospettiva è quella di integrare dati dei sistemi di misura e piattaforme informatiche, per consentire un’ottimizzazione degli investimenti sulle reti in fase di realizzazione e soprattutto in fase di esercizio.
«La transizione energetica impone il ripensamento e la riqualificazione delle infrastrutture a partire dal potenziamento della rete elettrica. I fondi PNRR rappresentano un’importante opportunità per accelerare questi grandi cambiamenti a Trieste e l’ottimo inserimento del progetto in graduatoria è motivo di grande soddisfazione – sottolinea Roberto Gasparetto, amministratore delegato di AcegasApsAmga – . È compito di una realtà importante come AcegasApsAmga, infatti, non solo guardare al presente, ma disegnare il futuro della città, anticipando i cambiamenti e rispondendo a tutte le necessità per far avverare i grandi processi di evoluzione».