TRIESTE – L’automazione totale della movimentazione delle merci e un’attività dell’Interporto 24 ore su 24, con un occhio di riguardo per l’ambiente.
È questo l’obiettivo da raggiungere quanto prima dall’Interporto di Padova, rimarcato dal presidente, Franco Pasqualetti, nel corso della recente audizione all’Ascom. Interporto Padova è pronto a investire per consolidare un ruolo che lo pone ai vertici della logistica e dell’intermodalità europea con collegamenti, tra gli altri, con il porto di Genova e quelli di Rotterdam e Colonia. L’infrastrttura dispone oggi di 2 milioni di metri quadrati complessivi (dei quali più di un milione in proprietà), 270mila mq coperti di soli magazzini, 40mila mq destinati a uffici direzionali, un numero altrettanto cospicuo di celle a temperatura controllata, 350mila mq di terminal intermodali e 150 aziende insediate che danno lavoro a circa 3mila persone e un numero di treni merci che in un anno raggiunge la cifra di 8mila unità, ai quali si aggiungono i 600mila mezzi stradali movimentati,
«Investimenti – ha dichiarato Pasqualetti – che sono orientati decisamente verso l’innovazione», che ha portato l’azienda partecipata al 90% da Comune, Camera di commercio e Provincia di Padova (più quote minoritarie di FS e privati, tra i quali la stessa Confcommercio) a dotarsi negli anni passati di 4 gru a portale poi diventate 5 e con una sesta già in programmazione che hanno permesso un abbattimento di tempi e costi. «L’obiettivo – ha proseguito Pasqualetti, che era accompagnato dal vicedirettore della struttura, Paolo Pandolfo – è di giungere quanto prima all’automazione totale della movimentazione delle merci e a un’attività dell’Interporto h24». Nella visione dell’Interporto padovano, l’innovazione si lega strettamente al rispetto ambientale: al di là dei 280mila mq di fotovoltaico (tutti installati sulle coperture) che producono 12 megawatt a fronte dei 9 impiegati dalla struttura, si viaggia veloci verso un’intermodalità dei semirimorchi che, caricati su treno, tolgono traffico sulle autostrade. L’hub logistico veneto ha registrato, anche nel 2021, una crescita a doppia cifra: +13% rispetto all’anno precedente nel numero dei treni a servizio del terminal intermodale +10% nelle unità intermodali movimentate.