TRIESTE – Sarà presentata a febbraio a Fruit Logistica di Berlino e prenderà il via in autunno l’Autostrada del mare tra il porto di Trieste e quello egiziano di Damietta.
Dopo la firma, ieri a Il Cairo, di un accordo bilaterale Italia-Egitto, oggi una delegazione del porto egiziano ha visitato l’Autorità portuale di Trieste per organizzare il servizio Ro-Ro dedicato all’agroalimentare.
Proprio il presidente dell’Authority di Damietta, Ahmed Hawash, ha sottolineato come «questa nuova linea non unisce semplicemente il porto egiziano e Trieste, ma l’Africa all’Europa». Lo scalo del Friuli Venezia Giulia, in questa prospettiva, diventa la porta di ingresso a sud dell’Europa per le merci africane, mentre Damietta si propone come approdo per le merci europee.
«Questa con Damietta – ha detto il presidente dell’Autorità di sistema portuale del mare Adriatico orientale, Zeno D’Agostino – è una linea strategica scelta e voluta dal porto di Trieste, che va a incrociare quei mercati che dovrebbero essere i territori di nuova industrializzazione a seguito dei processi di nearshoring e reshoring e per creare fonti di approvvigionamento alternative ai Paesi asiatici in luoghi più vicini. In questo periodo storico la parola chiave è saper diversificare. Solo se un porto investe su più tipologie di merci, di flussi e di itinerari, può fronteggiare meglio le incertezze e rischi di questo periodo così travagliato. L’esempio della crisi nel Mar Rosso è esemplare. Per fortuna già da qualche tempo ci stavamo attrezzando per creare una forte connettività con gli scali del Mediterraneo dove si si affacciano Paesi molto importanti dal punto di vista produttivo. Gli accordi con l’Egitto e quelli stretti con il porto di Tangermed in Marocco ci permetteranno di essere meno dipendenti dal settore container e dalle rotte asiatiche, puntando di più sui traffici inframed».
I negoziati per la nuova autostrada del mare erano stati avviati nel 2018 sotto il coordinamento del ministero degli Affari Esteri e del ministero dei Trasporti italiani, seguiti da due intese tecniche collegate all’avvio della linea.
La visita di oggi ha visto la partecipazione degli operatori coinvolti e dei rappresentanti delle Dogane. Dopo un tour alle infrastrutture portuali, gli incontri proseguono domani alla Camera di commercio. Obiettivo della missione è quello di presentare ai partner egiziani il porto di Trieste e il suo sistema logistico e intermodale e definire modi, tempi e step operativi sia sugli aspetti doganali che fitosanitari per la partenza della nuova linea, sarà inaugurata in autunno.
«Dopo la conclusione del percorso istituzionale, il prossimo step sarà la promozione della linea alla Fruit Logistica di Berlino, insieme al viceministro Rixi, ai partner e all’ICE davanti alla platea degli operatori target del centro Est Europa, che è il vero bacino di mercato di questa linea» ha annunciato D’Agostino.
Con un transit time di circa 70 ore, il collegamento con Damietta avrà inizialmente cadenza settimanale con la previsione di arrivare a due toccate quando i volumi lo consentiranno.
Grazie alla ferrovia il porto di Trieste si candida dunque a diventare un hub distributivo dei prodotti refrigerati che entrano nel mercato europeo. La merce sarà sdoganata ancora prima dell’arrivo in porto, con l’impiego di tecnologia blockchain e digitalizzazione dei documenti, che collegherà i dati delle amministrazioni doganali dei due Paesi.
In relazione gli accordi siglati con i Paesi del nord Africa, inoltre, notevoli potrebbero essere anche i benefici per lo sviluppo dell’immobiliare logistico legato al settore refrigerato (magazzini a temperatura controllata), che soggetti pubblici e operatori privati stanno pianificando nell’area portuale e retroportuale di Trieste.